Senigallia

Silvestri e Clementi, sì alla terza dose. Cure domiciliari? «Fenomeno italiano», ma per Grimaldi «è un’altra arma utile»

A Senigallia per la presentazione del suo ultimo libro, l'immunologo Silvestri con al fianco il virologo Clementi, ha parlato anche di terza dose e cure domiciliari precoci

SENIGALLIA – «Non vedo alcun problema nel fare la terza dose se non organizzare la logistica». Il professor Guido Silvestri, direttore del dipartimento di patologia generale e medicina di laboratorio alla Emory University di Atlanta, ha parlato anche della terza dose del vaccino contro il Covid-19, confrontandosi con i giornalisti il 25 agosto a Senigallia.

L’immunologo Guido Silvestri

L’immunologo è arrivato nella cittadina marchigiana per la presentazione del suo ultimo libro Ricominciare dalla scienza – Dieci ragioni per affidarsi alla ricerca quando il resto ci abbandona, al fianco del collega e amico virologo Massimo Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

L’immunologo Silvestri, originario di Senigallia, ha chiarito che la terza dose di vaccino, la farà «sicuramente a novembre» come gli altri sanitari che si sono vaccinati tra tra fine 2020 e inizio 2021, ma «non siamo ancora sicuri se verrà fatta con il vaccino originale. Si stanno studiando i vaccini più focalizzati per le varianti, ci sono alcune discussioni regolatorie in corso su come approvarli». «Il mio augurio – ha detto – è che si possa arrivare a fare dei richiami più mirati per le varianti, in modo tale che non solo riduciamo i morti ma riduciamo anche i contagi in modo più efficace».

Il virologo Massimo Clementi

Concorde sull’importanza della terza dose anche il virologo Massimo Clementi, che ha evidenziato come «la terza dose anche nei confronti della variante Delta, quella che ha posto più problematiche, funziona molto bene: le persone sono tutte immunizzate molto efficientemente».

Secondo il professor Clementi l’infezione da Covid-19 non si spegnerà tanto facilmente, ma «rimarrà una coda e dovremo anche impedire a questa coda di riprendere vigore: più saremo immunizzati e meno ci sarà questa possibilità».

Nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza, a Pesaro, parlando della terza dose ha spiegato che c’è una discussione all’interno del Cts, ma che sicuramente si partirà con la terza dose per i fragili, gli immunodepressi, i trapiantati, per poi arrivare agli over 80 e gradualmente anche a tutti gli altri.

Erich Grimaldi a Senigallia

E mentre nel giardino delle scuole elementari Pascoli di Senigallia Silvestri presentava il suo libro, con al fianco Clementi, nella vicina piazza Roma, c’erano più di 2mila persone, richiamate dalla presenza dell’avvocato Erich Grimaldi, presidente e fondatore del Comitato che propone le terapie domiciliari precoci contro il Covid 19 e di Ucdl, l’associazione per le cure, i diritti e le libertà.

Ma Silvestri, sollecitato sul tema delle cure domiciliari precoci ha precisato: «Vivo e lavoro ad Atlanta, dove dirigo un enorme dipartimento in uno dei centri ospedalieri-universitari più grandi degli Stati Uniti e nessuno parla di cure domiciliari precoci. Sono dei fenomeni purtroppo italiani che si sviluppano, tra l’altro credo che sia un avvocato che ne parla e non un collega: spero che questa cosa rientri al più presto».

Inoltre, ha spiegato, che sono terapie «a base di farmaci che non si capisce bene quali siano, alcuni dei quali tipo la clorochina che non hanno efficacia dimostrata o altri che non hanno nemmeno un razionale particolare per funzionare come farmaci antivirali». Silvestri ha rimarcato di essere stato tra i primi ad aver impiegato gli anticorpi monoclonali negli Stati Uniti: «Non sono cure domiciliari, si fanno in ospedale perché richiedono l’infusione endovenosa e sono cure potenzialmente molto efficaci».

L’avvocato Erich Grimaldi a Senigallia ha voluto ribadire con i giornalisti la necessità di «rispettare i cittadini, di capire e comprendere che la terapia domiciliare è un’altra arma utile e fondamentale in questa emergenza». Il Comitato Terapia Domiciliare Covid-19, guidato da Grimaldi e costituito nel novembre 2020, chiede cure domiciliari precoci e tempestive per i cittadini, la tutela del diritto alle cure senza limitazione, anche attraverso l’implementazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) in numero adeguato alle esigenze territoriali.