SENIGALLIA – I sottopassi ciclo-pedonali non sono sicuri per gli utenti e versano in uno stato di degrado che non fa altro che scoraggiare le persone a utilizzarli. Lo afferma con forza il direttivo cittadino della Lega che interviene su una questione ormai annosa: le situazioni descritte non si sono create in pochi giorni ma vanno avanti da tempo.
Il primo problema è «lo stato scandaloso di manutenzione in cui sono tenuti tutti i sottopassaggi pedonali della città. Citiamo il sottopassaggio pedonale che collega la stazione ferroviaria con la Rocca passando sotto la statale Adriatica, il sottopassaggio pedonale che collega la stazione ferroviaria con i giardini Morandi, il lungo sottopassaggio pedonale realizzato sotto la statale Adriatica in corrispondenza del Foro annonario, il sottopassaggio pedonale che collega viale Leopardi con l’area del Senbhotel».
Anche l’ultimo arrivato, il nuovo sottopasso realizzato in corrispondenza di piazzale Michelangelo alla Cesanella, presenta criticità secondo la Lega: «Non si sono applicate le regole più elementari che riguardano la sicurezza dei pedoni. Questo sottopassaggio, aperto proprio in questi giorni, ha un lungo andamento planimetrico ad angolo retto che determina un’area priva di visibilità e quindi potenzialmente pericolosa per gli utenti».
I sottopassi sono «considerati potenzialmente pericolosi per i cittadini che li devono utilizzare. Si tratta in maniera del tutto evidente di percorsi obbligati dotati di scarsa visibilità e che possono trasformarsi in una trappola specie per persone anziane, donne o adolescenti».
In alcuni casi, i pedoni preferiscono passare fuori dal sottopasso stradale e attraversare a piedi la statale Adriatica anziché usufruire delle strutture realizzate proprio al fine di aumentare la sicurezza. Ecco perché la Lega chiede all’amministrazione comunale di intervenire nei vari punti segnalati per risolvere il problema della sicurezza dei passaggi pedonali e delle zone limitrofe nonché ridurre al minimo le possibilità di azione per la cosiddetta microcriminalità che, seppure in calo secondo le forze dell’ordine, rappresenta ancora un problema molto sentito in città.
Tra le soluzioni possibili, come avviene in altre zone d’Europa, ci sono l’installazione di videocamere di sorveglianza, il potenziamento dell’illuminazione, l’allargamento della loro sezione tutte le volte che sia possibile, evitare la presenza di aree con scarsa visibilità dovuti a un percorso non rettilineo, il miglioramento della manutenzione e della pulizia ed eventualmente una chiusura con cancello in determinate ore della giornata o periodi dell’anno.