SENIGALLIA – La scuola primaria di Cesanella ha partecipato alcuni giorni fa all’iniziativa “Spiagge e fondali puliti” promossa da Legambiente e svolta in collaborazione con il Comune di Senigallia e la sezione locale del Lions Club. Circa 100 alunni hanno ripulito, insieme ai propri insegnanti, circa 500 metri di spiaggia. Alla fine della mattinata, hanno recuperato 5 sacchi di plastica.
La pulizia dai rifiuti del litorale nord di Senigallia è stato solo l’ultimo evento, in ordine cronologico, delle varie iniziative ecologiche a cui ha preso parte la scuola di Cesanella: un modo per insegnare concretamente cosa significa cura dell’ambiente in cui si vive e sviluppare nei bambini la cultura della sostenibilità ambientale.
I bambini hanno partecipato, infatti, anche ad altre iniziative durante il corso dell’anno scolastico, sia a quelle promosse a livello locale dal Comune di Senigallia, sia a quelle con eco nazionale: la festa dell’albero, puliamo il mondo, m’illumino di meno, nontiscordardimè sono solo alcuni degli eventi portati avanti assieme a vari partners.
Proprio sulla plastica si concentrano gli sforzi di tanti enti, istituzionali e non: l’ultimo in ordine di tempo è quello del Parlamento europeo che ha deciso di bandire le bottiglie di plastica da tutti i suoi locali entro l’estate 2019.
Altra iniziativa di rilievo è invece quella di Greenpeace che ha lanciato alcuni giorni fa un nuovo servizio per segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, sui fondali o che galleggiano sulla superficie dei mari italiani. Si chiama Plastic Radar il sistema e funziona con uno smartphone, un’app (Whatsapp) e la connessione mobile. L’utente, utilizzando l’applicazione di messaggistica istantanea, invia la propria segnalazione al numero di Greenpeace +39 342 3711267.
Attraverso il sito plasticradar.greenpeace.it, sarà possibile consultare i risultati e scoprire quali sono le tipologie di imballaggi più comuni nei mari italiani, a quali categorie merceologiche appartengono, se sono in plastica usa e getta o multiuso e da quali mari italiani arriva il maggior numero di segnalazioni.
Tanti piccoli segnali che vanno però nella stessa, importantissima, direzione: la tutela ambientale.