SENIGALLIA – La paura è stata tanta, sia tra gli imprenditori balneari che tra i residenti, per le forti mareggiate che hanno interessato tutto il litorale senigalliese e quello di Montemarciano. Vari i danni causati, anche se non intensi quanto quelli registrati nel sud delle Marche dove sono stati spazzati via interi stabilimenti balneari. Nel pomeriggio e in serata ruspe in azione sulla spiaggia per ripristinare le situazioni più urgenti.
Sulla spiaggia di velluto si sono verificati alcuni danneggiamenti ai beni privati: danni per qualche migliaio di euro alle porte dei box di qualche stabilimento, alle piastrelle sistemate proprio per contrastare le forza del mare, ad alcune imbarcazioni e carrelli posizionate sull’arenile, così come ad alcuni materiali lasciati per l’inverno nella zona a ridosso del muretto parasabbia.
Maggiore il danno ambientale, quello cioè subito dall’intera spiaggia di velluto, dove si è abbattuta la forza delle onde già dalla giornata di martedì 12 novembre. «Molti gli imprenditori rimasti svegli la notte per verificare che le proprie strutture sul demanio non subissero danni o fossero limitati» ha spiegato Enzo Monachesi, assessore comunale ma anche imprenditore ed ex presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) Marche. «Abbiamo avuto in tanti dei danni, per lo più di modesta entità, ma sono tutti molto allarmati per la situazione che ci ha fatto stare svegli tutta la notte».
Oltre alle ruspe che erano già al lavoro stamattina per liberare il lungomare a Marina di Montemarciano, squadre di operai sono presenti anche sulla spiaggia di velluto di Senigallia per liberare gli sbocchi al mare della rete dei sottoservizi cittadina. Un’operazione partita nel tardo pomeriggio, quando il mare si è un po’ ritirato lasciando così spazio per lavorare e soprattutto per far defluire le acque piovane, che avevano per esempio intasato i sottopassi di via Dogana Vecchia e via Perilli.
«Questa è la prima operazione – spiega il vicesindaco e assessore alla gestione e manutenzione del litorale Maurizio Memè – che potrebbe prolungarsi anche in serata. Il secondo step è quello di raccogliere in due grandi aree sul litorale tutti i tronchi, rami e detriti che le mareggiate hanno portato sulla spiaggia. Come al solito lavoreremo sia sulla spiaggia di ponente, sul lungomare Mameli, sia su quella di levante, sul lungomare Italia, poi ci concentreremo su dove stoccare tutti questi materiali».