SENIGALLIA – Coniugare sicurezza e offerta di servizi. Questo è l’obiettivo della Cna di Senigallia che si dichiara dispiaciuta per l’ordinanza n.310/2021 che disciplina la gestione delle concessioni balneari e che prevede la chiusura alle ore 21 con solo nove deroghe in un’intera stagione turistica. Questa è infatti la scelta dell’amministrazione comunale che ha cercato di dare una risposta all’impellente questione degli atti di vandalismo negli stabilimenti balneari e al contempo di tutelare i locali che sono al di fuori del demanio marittimo.
Chi è scontento però del provvedimento sono proprio quelle realtà che si trovano sulla spiaggia, costrette a chiudere alle 21 quando ancora c’è gente che chiede servizi e che potrebbe, la prossima volta, andare a nord o sud della spiaggia di velluto dove questi servizi vengono offerti.
Proprio l’apertura degli stabilimenti balneari con i loro chioschi all’interno permetterebbe secondo la Cna senigalliese di controllare di più e meglio la spiaggia: «gli operatori sostengono che un’apertura prolungata avrebbe potuto garantire un maggiore controllo all’interno della concessione, soprattutto nella fascia oraria 21-24, visto che poi dalla mezzanotte l’accesso è vietato».
«In una città come Senigallia a vocazione turistica dobbiamo garantire un ventaglio di offerte e di servizi che possano incentivare il turista a rimanere più a lungo e con un grado di soddisfazione elevato – dichiara Carlo Schiaroli presidente CNA Senigallia – crediamo che limitare così tanto gli stabilimenti non sia la soluzione giusta – prosegue – ci dispiace che non siano state accolte le nostre proposte, ci rendiamo sempre disponibili al confronto ed al dialogo».
Anche la tempistica è al centro delle critiche della Cna: dal gruppo di presidenza arriva infatti la stilettata alla nuova amministrazione: «Il contrasto al vandalismo e alla microcriminalità sono argomenti su cui noi imprenditori siamo sensibili e disponibili al confronto per migliorare la situazione. Ci dispiace però dover parlare a luglio di aperture e chiusure, quando invece dovremmo parlare di programmazione per i prossimi mesi fino al Natale. Ci rimettiamo alle decisioni degli imprenditori e ci auguriamo che non ci siano azioni di protesta».