SENIGALLIA – Dopo l’incontro sulla sicurezza pubblica svoltosi ieri, 24 giugno in Prefettura ad Ancona, il sindaco Massimo Olivetti ha firmato l’ordinanza con cui si regola la gestione dell’arenile per l’estate 2021. Tra le norme c’è quella che vieta l’accesso e la sosta sulle spiagge dalla mezzanotte alle ore 5 del mattino e che definisce gli orari per i locali sulla spiaggia di Senigallia.
La norma, pensata per evitare che i protagonisti della movida poi si trasformino a causa dell’alcol in giovani vandali ai danni degli stabilimenti balneari, non vale ovviamente per i concessionari/affidatari, per i loro dipendenti e per gli addetti alla pulizia e alla manutenzione della spiaggia. Ma sono queste le uniche eccezioni previste dal “regolamento comunale per l’utilizzo del litorale marittimo per finalità turistiche ricreative” approvato dal consiglio comunale di Senigallia nel maggio 2009.
Nella stessa ordinanza, la n. 310 del 24 giugno 2021, si stabilisce che fino al 31 agosto prossimo gli stabilimenti balneari potranno rimanere aperti dalle ore 8 alle 21, con la possibilità di svolgere attività accessorie ludiche e sportive dalle ore 8 alle ore 23.
Per quanto riguarda invece la somministrazione di alimenti e bevande, per locali sulla spiaggia di Senigallia sono previste nove deroghe all’orario 8-21: in particolare gli operatori balneari potranno sforare fino alla mezzanotte per una sola serata in questa ultima settimana di giugno, per quattro serate nel mese di luglio e altre 4 serate ad agosto. Per organizzare poi le serate in questione, dovranno comunicare le proprie intenzioni allo sportello unico per le attività produttive (suap) dell’unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone“ con un preavviso di tre giorni per luglio e agosto e 24 ore per l’unica deroga prevista per giugno.
È questa infatti la soluzione che l’amministrazione comunale ha adottato per evitare che la battaglia con le associazioni di categoria divenisse più aspra. Queste ultime chiedono da tempo che i locali sulle concessioni demaniali marittime non debbano seguire alcun orario di chiusura o apertura, in rispetto alla libertà di mercato che secondo loro dovrebbe autoregolare gli imprenditori. Per chi sgarra, sono previste sanzioni da 50 a 300 euro.