Senigallia

Stadio Bianchelli, l’amministrazione comunale replica a Vivi Senigallia e Unione Civici Marche

Da sindaco e giunta alcune precisazioni dopo le accuse ricevute, e l'auspicio a ricevere una nuova proposta progettuale comprendente i vincoli su muro di cinta e statue. Ma nel frattempo si cercano risorse per lo stadio: l'intero progetto a rischio

L'anti stadio Bianchelli di Senigallia
L'antistadio del Bianchelli di Senigallia

SENIGALLIA – Sul progetto per lo stadio Bianchelli continua il dibattito politico e dopo le accuse all’amministrazione mosse dalla minoranza e da una parte della stessa maggioranza – per la precisione da Unione Civici Marche – arriva la replica di sindaco e giunta. All’origine di tutto il caos che aleggia sul project financing da diversi milioni di euro ci sarebbero alcune anomalie nell’iter autorizzativo.

Anomalie come la mancanza del parere della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche sul muro di cinta, sul portale di accesso e sulle statue di Silvio Ceccarelli, datate 1933. Nel progetto iniziale le opere dell’artista senigalliese dovevano essere spostate per far spazio alle nuove strutture edilizie, mentre il muro sarebbe stato abbattuto. Parte da qui la considerazione del sindaco Olivetti, sottolineando che la verifica di Interesse Culturale (VIC) su tali manufatti sia stata richiesta solo dopo l’approvazione in consiglio e solo su richiesta della stessa soprintendenza. Un vincolo vero e proprio, notificato a fine 2020, non solo un parere, vigente su tutto il lato dell’ingresso originario dell’area sportiva, delimitato dalla muratura di recinzione nella quale sono inglobate opere dell’artista senigalliese Ceccarelli: “le strutture e le opere oggetto della proposta di tutela non dovranno in alcun modo essere decontestualizzate rispetto alla attuale posizione originaria”.

«Era palese che il succitato vincolo impediva che il progetto così come esaminato il 20 gennaio 2020 dal Consiglio Comunale potesse essere messo a gara – spiega il primo cittadino – Quindi il proponente avrebbe dovuto predisporre un nuovo progetto della struttura commerciale che rispettasse il predetto vincolo e che potesse essere messo a bando tra quanti avessero voluto concorrere. Precisiamo che nel frattempo questa Amministrazione, si è sempre detta disponibile a riproporre in Consiglio la modifica della precedente delibera di pubblica utilità, purché prevedesse anche la realizzazione di opere viarie, in particolare sul ponte Garibaldi, e quindi su tutte le vie da percorrere per accedere ed uscire dall’area, posto che già ora, senza centro commerciale, l’area presenta importanti problemi di circolazione che si sarebbero di certo acuiti a causa del transito non solo di un numero maggiore di auto, ma anche e soprattutto di numerosi mezzi pesanti per l’approvvigionamento delle merci, una linea condivisa peraltro dalla proponente, la quale però non ha fatto pervenire alcun progetto di modifica della struttura commerciale scaturito dal vincolo di cui sopra».

Un incontro tra i tecnici degli enti coinvolti e la soprintendenza aveva messo nero su bianco che l’area edificabile si sarebbe ridotta, finendo per delegittimare il notevole investimento per i quasi cinquemila mq di superficie coperta per il centro commerciale, oggetto della proposta economica. Da qui l’auspicio dell’amministrazione comunale di poter ricevere una nuova proposta progettuale comprendente i vincoli della Soprintendenza. «Nel contempo si è già attivata per reperire risorse necessarie per sistemare lo stadio Bianchelli».