Senigallia

«Altre strade hanno bisogno di più sicurezza, non il lungomare Da Vinci»

Dalla strada Corinaldese a via Verdi, dalle Saline all'ex Prg e alla Cesanella, per il capogruppo Pd Dario Romano «il senso unico con pista ciclabile era già sicuro»

Verrà ripristinato il doppio senso di marcia in questo tratto del lungomare Da Vinci, a Senigallia, dove è presente ora il senso unico con pista ciclabile
Il lungomare Da Vinci, a Senigallia

SENIGALLIA – La notizia del ripristino del doppio senso in un tratto del lungomare Da Vinci ha immediatamente fatto il giro della città. Troppi i contrasti non ancora risolti né assimilati per rimanere sopiti a un annuncio del genere. Annuncio che, in realtà, era arrivato durante la scorsa campagna elettorale, confermato poi da uno studio di fattibilità approvato dalla giunta lo scorso settembre. 

Ieri, 2 novembre, dall’assessore regionale alle infrastrutture Baldelli è arrivato l’annuncio che tale progetto per riportare il doppio senso su un tratto del lungomare Da Vinci verrà co-finanziato dalla Regione con 100 mila euro, allo scopo – è la motivazione del bando a cui Senigallia ha partecipato – di rendere più sicuri alcuni tratti stradali. Ora, come un senso unico con pista ciclabile possa essere meno sicuro di un doppio senso è tutto da spiegare e su questo nodo stanno emergendo alcune polemiche in città. 

Tra gli interventi contrari al ripristino del doppio senso c’è quello del capogruppo Pd in consiglio comunale: Dario Romano si è definito amareggiato per questo ritorno alla situazione di due anni fa, ma soprattutto considera sprecati i soldi per modificare un tracciato nuovo quando altre strade avrebbero reale necessità di interventi.

«La cifra stanziata servirebbe a far tornare a doppio senso una parte di lungomare al Ciarnin. Fermo restando che non riesco a capire come una strada a senso unico con una pista ciclabile possa essere più sicura con il doppio senso, la vera amarezza sta nel fatto che ci sono tantissime strade che avrebbero avuto e hanno bisogno di interventi reali di sicurezza. Penso all’inizio di Strada Corinaldese, di competenza comunale, a Borgo Ribeca (proposi un emendamento l’anno scorso in sede di bilancio, il costo? € 110.000! Bocciato dalla maggioranza). Penso alla riqualificazione di Via Verdi, che necessita di interventi da anni (proposi pure qui un emendamento l’anno scorso in sede di bilancio, il costo? €175.000. Bocciato dalla maggioranza). Penso alla zona ex PRG, alle Saline, al Vivere Verde, alla Cesanella, tutte bisognose di interventi di sicurezza. Penso alle frazioni e alle loro necessità di sicurezza per famiglie e bambini. E il Comune che fa? Chiede soldi alla Regione per una strada che è nuova – rifatta non più di 2 anni fa – ed è già ampiamente sicura».