Senigallia

Senigallia, Summer Jamboree annullato: in bilancio tornano oltre 260 mila euro

Per la mancata 21esima edizione del festival sulla cultura americana anni '50 causa emergenza covid, nelle casse comunali di Senigallia sono nuovamente disponibili il 70% delle risorse, importantissime per la stagione estiva 2020

Summer Jamboree a Senigallia, The Rock 'O Rama Band. PH: Beatrice Perticaroli
Summer Jamboree a Senigallia, The Rock 'O Rama Band. PH: Beatrice Perticaroli

SENIGALLIA – Ammonta a oltre 260 mila euro il “risparmio” che il Comune di Senigallia ha ottenuto per la mancata realizzazione del Summer Jamboree causa pandemia da covid-19. L’emergenza sanitaria ha infatti costretto ad annullare molti eventi estivi, soprattutto quelli più grandi e importanti per la spiaggia di velluto. Impensabile poter assicurare il distanziamento sociale e tutte le misure di sicurezza o igienizzazione con le circa 400 mila presenze tra senigalliesi e turisti che ormai hanno il festival della cultura americana anni ‘50 nel cuore.

Di conseguenza, come previsto nello schema di convenzione approvato con la delibera di giunta n.8 del 3 gennaio 2017, il Comune di Senigallia non verserà tutta la quota convenuta alla società Summer Jamboree srl, titolare in esclusiva di tutti i diritti legati alla manifestazione e che si occupa della sua organizzazione. Secondo gli accordi, sono ben 366 mila euro (iva compresa) i fondi comunali (ma c’è una quota anche da parte della Regione Marche) che sovvenzionano il più grande evento dell’estate senigalliese. 

Soldi che, prima della pandemia da covid-19, si pensava sarebbero serviti a organizzare la 21esima edizione del Summer Jamboree dal 29 luglio al 9 agosto 2020 e le serate di Winter Jamboree per il periodo invernale 2020/2021. Ma tutto è saltato. Così il Comune vede tornare in bilancio una quota considerevole: considerato il lavoro e le serate fatte da inizio anno al 10 aprile 2020 (giorno della pubblicazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri con l’ulteriore proroga della sospensione degli eventi e spettacoli di qualsiasi natura), per circa 100 mila euro (83.000 + iva), nelle casse comunali tornano disponibili oltre 260 mila euro, come si legge nella determina del dirigente area cultura, comunicazione, turismo Paolo Mirti n° 528 del 16 giugno scorso.