SENIGALLIA – La riduzione del 15% per le famiglie e del 5% per le imprese per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, la famosa tari, non accontenta Senigallia Bene Comune. Lo annuncia Giorgio Sartini, consigliere comunale che smorza «i toni trionfalistici del sindaco Maurizio Mangialardi perché rispetto all’aumento dell’anno scorso provocato dalla raccolta straordinaria dei rifiuti, questa diminuzione è praticamente irrisoria»
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Un po’ lo stesso giudizio che hanno dato le associazioni di categoria, appagate però da un controbilanciamento derivante da uno stanziamento straordinario per le imprese in un fondo di cui devono ancora essere resi noti i criteri e requisiti per beneficiarne.
Se l’aumento è stato come minimo del 30% (ma in alcuni casi si è arrivati anche al 60 e 70 %), la diminuzione del 15% davvero non accontenta nessuno. Questo perché, secondo Sartini, «da contratto per la raccolta dei rifiuti, la base per partire con i calcoli annuali è di 8 milioni e rotti. A ciò si sono aggiunti gli sforzi straordinari per gli spiaggiamenti che hanno fatto elevare la quota di 8.641.672,56 € della raccolta rifiuti nel 2015 a una spesa di 9.571.418.89 € nel 2016 e di ben oltre 11.485.803,46 € nel 2017. Se gli spiaggiamenti non si sono ripetuti allora – continua Sartini – è giusto che la cifra che i cittadini si devono sobbarcare con le proprie tasse debba scendere quantomeno alla quota 2016 in attesa che si passi al sistema tariffario (cioè il calcolo effettuato sul peso dei rifiuti prodotti)».
E allora da cosa deriva la diminuzione se non è effettivamente rispondente agli spiaggiamenti che non si sono verificati o si sono registrati in misura minore? Secondo il capogruppo di Senigallia Bene Comune «sembrerebbe infatti che la “sbandierata riduzione” della T.A.R.I. sia dovuta solo ad un maggior gettito fiscale di circa 650.000,00 € che il Comune di Senigallia potrebbe avere avuto dalle entrate tributarie 2017. Ci aspettiamo dunque un calo totale di 3.490.130,90 € pari al costo del 2017 meno il costo 2015 e al maggior gettito tributario 2017. Anche se sappiamo che non lo faranno mai. Ma vedremo con i prossimi giorni di fare calcoli più precisi».