TRECASTELLI – Se il bilancio di previsione 2018-2020 è stato ritenuto soddisfacente dalla maggioranza e approvato, la minoranza non si è risparmiata le critiche. A parlare è Nicola Peverelli, consigliere della lista civica “Trecastelli ai cittadini” che è intervenuto per annunciare il proprio voto contrario a un bilancio che sostanzialmente è la continuazione dei precedenti atti approvati dalla maggioranza di cui non condivide l’azione politico-amministrativa.
Sull’annunciato aumento delle tariffe per la raccolta dei rifiuti di circa il 7-8%, il consigliere critica non solo la scelta che graverà su famiglie e imprese, ma anche il modello gestionale della raccolta che «è da rivedere». Così come graverà sulle famiglie anche l’aumento della retta relativa al centro per l’infanzia.
Critiche anche sul versante del risparmio nella spesa corrente per il funzionamento della macchina amministrativa. Peverelli non ha gradito il rinnovo del «contratto dirigenziale a tempo determinato relativo all’ufficio tecnico già dotato delle necessarie professionalità in grado di portare a compimento tutte le mansioni deputate all’ufficio: persa, quindi, una ghiotta occasione per risparmiare migliaia di euro che, in parte, avremmo potuto destinare alla formazione delle già eccellenti risorse umane».
Dal risparmio agli investimenti inseriti nel bilancio. Sul fronte delle opere pubbliche, l’amministrazione è ancora troppo legata all’accensione dei mutui per poter investire risorse sul territorio, segno di una politica inefficiente che non riesce a programmare i lavori dato che i contributi statali per la fusione delle tre municipalità sono solo in parte dedicate ai lavori pubblici, il resto ha il fine di colmare necessità relative alla spesa corrente.
Bilancio gravato inoltre da due scelte politiche che, secondo Peverelli, condizioneranno parecchio il futuro di Trecastelli: «quella del centro unico di cottura al posto delle mense scolastiche e quella dell’adesione all’unione dei comuni “Le terre della Marca Senone” che non ammettono appello».