SENIGALLIA – Un tentativo di intrusione nello studio legale impedito da un sistema di allarme, un pc con documenti importanti ora inutilizzabile e il telefono temporaneamente bloccato. Sono le «strane coincidenze» capitate all’avvocato Corrado Canafoglia nelle ultime settimane che stanno facendo preoccupare il legale di Senigallia, responsabile dell’Unione nazionale Consumatori per quanto riguarda la costituzione di parte civile in importanti processi.
La sera dopo l’udienza del processo Banca Marche, l’8 novembre, alle ore 22:30 circa c’è stato un tentativo di intrusione nello studio sul lungomare Marconi a Senigallia. «Io e i miei colleghi – spiega Canafoglia – abbiamo ricevuto sul telefono la notifica per la visita non autorizzata, fortunatamente non andata a segno perché abbiamo un valido sistema di allarme; lo sconosciuto è stato messo in fuga ma abbiamo rilevato delle impronte sulle finestre che si affacciano sul lungomare. Proprio la sera dopo l’udienza. Io in 27 anni di lavoro come avvocato non ho mai ricevuto questo tipo di attenzioni: tra l’altro, nello studio ci sono solo documenti, pc e stampanti, non ci sono soldi».
Pochi giorni dopo un altro episodio: «il mio telefono si è improvvisamente bloccato per mezza giornata e anche questa può essere solo una coincidenza».
Infine il computer personale dell’avvocato Canafoglia è improvvisamente “saltato”, la notte dopo aver ricevuto un importantissimo e riservatissimo documento sulla questione della Banca Popolare di Vicenza. «Fortunatamente sono riuscito a salvarlo e comunque mi faccio sempre delle copie dei documenti che tengo in cinque luoghi diversi, proprio per evitare fatti spiacevoli. Diciamo che sono tre coincidenze forti, soprattutto quando hai documentazione importante su Banca Marche, Popolare di Vicenza, BankItalia. Inoltre alcuni dei documenti sono già stati depositati, anche se non ancora pubblicizzati. Certo è che presenterò nei prossimi giorni una querela cautelativa contro ignoti».