Il Chiropractic Action Team italiano ha vinto il premio internazionale “Humanitary Award” della Federazione Europea dei Dottori Chiropratici, «per aver svolto un servizio encomiabile a servizio della collettività», nell’area dei Monti Sibillini interessata dal terremoto del 30 ottobre 2016.
Il premio è stato consegnato nei giorni scorsi a Malta al Dr. John Williams di Senigallia, presidente dell’Associazione italiana chiropratici in seno alla quale ha operato il team, e al Dr. Sven Bohene di Sarnano. Quest’ultimo ha coordinato la squadra dei medici chiropratici marchigiani ed emiliani che lo scorso autunno, presso il campo della Croce Rossa di Camerino, ha realizzato centinaia di interventi gratuiti a favore dei soccorritori impegnati nel primo soccorso.
A Camerino, uno dei comuni più colpiti dalle scosse, la squadra ha visto impegnati Roberto Vecchioni, Pelle Daugaard, Roberto Purifico, David Williams, Piero Giacobbi, Leonard Hardy, Giovanbattista Costantini e Ciro Errico. Gli interventi sono stati realizzati sui volontari della Croce Rossa di Camerino, della Protezione Civile e dai membri del CISOM, Corpo Italiano di Soccorso facente capo all’Ordine di Malta. Le condizioni estreme in cui si trovavano ad operare i soccorritori, infatti, accentuavano e spesso generavano sofferenze di natura muscolo-scheletrica e quindi forti dolori, che trovavano sollievo con l’apporto del chiropratico; un sollievo che consentiva loro di lavorare al massimo e di garantire piena assistenza alla popolazione.
«Avevo forti dolori alla schiena. Mi sono messo nelle mani del chiropratico e ogni seduta era una specie di rinascita, anche psicologica. Li ringrazio di cuore per come ci hanno aiutato e sostenuto», ha dichiarato Pierfrancesco Bellabarba, volontario del CISOM e responsabile del Palazzetto dello Sport di Camerino, presso cui erano alloggiate molte persone.
L’Associazione Italiana Chiropratici da alcuni anni ha creato delle squadre sui territori regionali denominate “Chiropractic Action Team“, che in tempo reale forniscono il supporto necessario ai soccorritori, chiamati a lavorare ininterrottamente per turni di lavoro che arrivano fino a quattordici ore consecutive. Le squadre sono intervenute anche in occasione dei terremoti de L’Aquila nel 2009 e in l’Emilia Romagna nel 2012.