CORINALDO – Porte aperte e trasparenza amministrativa, senza tralasciare l’assoluta importanza della sicurezza dell’impianto. Queste le parole chiave di Tonino Dominici, neo presidente Azienda Servizi Ambientali di Corinaldo, che nell’illustrare i progetti del CdA parla di impianto aperto al territorio in continuità con i valori portati avanti da un ventennio.
«I binari su cui ci muoviamo – afferma – sono in continuità con i valori ed i principi della mission dei soci fondatori. Quando nacque ASA con sindaco proprio il compianto Livio Scattolini ci fu una netta rottura con la gestione precedente: aprire le porte dell’impianto. Ciò non va inteso solo figurativamente quale trasparenza sulla gestione finanziaria, seppure importante, ma anche fisicamente. Ecco perché questo CdA considera sempre attuale il motto nato 20 anni or sono: “Alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti”».
ASA è stata costituita nell’aprile del 2003 dai Comuni della valle Misa e Nevola per la gestione dell’impianto di smaltimento dei rifiuti non pericolosi di Corinaldo. Negli anni «la discarica ha acquisito importanti certificazioni ed ottenuto riconoscimenti di alto valore ed il nostro intento è quello di proseguire su questa strada con l’obiettivo, anche con investimenti, di ridurre al minino l’impatto ambientale con conseguente sicurezza degli impianti e su tutti la salute dei cittadini».
ASA, di cui soci sono i comuni delle valli del Misa e del Nevola, riceve rifiuti dall’intera provincia. «I conferimenti – spiega il presidente – sono di due tipologie: rifiuti derivanti dal trattamento del rifiuto urbano indifferenziato (20.03.01) come lo conoscono i cittadini il “grigio”, svolto presso l’impianto TMB (trattamento meccanico biologico) adiacente all’impianto, e rifiuti speciali non pericolosi prodotti dagli impianti di trattamento presenti in Provincia di Ancona che trattano a loro volta i rifiuti prodotti dalle Aziende con sede in Provincia di Ancona. Vengono conferiti inoltre i rifiuti speciali non pericolosi prodotti negli impianti di gestione delle acque reflue urbane gestiti dall’Azienda Pubblica Vivaservizi affidataria del ciclo idrico integrato su base provinciale. Ma ciò che è importante è che la discarica deve essere vista quale opportunità per il territorio e non un problema. Ferma restando la tutela ambientale, ASA genera utili che ogni anno che vengono redistribuiti tra i soci che a loro volta investono nei propri territori».
L’intento è anche quello di sviluppare l’aspetto culturale in materia. Motivo per cui «stiamo lavorando a progetti – conclude Tonino Dominici – che valorizzino anche il mondo culturale e accademico così come faremo sì che i cancelli siano “aperti” ai cittadini con iniziative mirate».