ANCONA – Si sono conclusi sabato scorso (12 gennaio) i sopralluoghi disposti dalla Procura della Repubblica di Ancona all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre hanno perso la vita 6 persone, 5 adolescenti e una mamma 39 enne, travolte dalla calca nel fuggi fuggi dal locale. Intanto prosegue l’attività degli inquirenti, che stanno indagando su 10 persone, tra proprietari e gestori del locale oltre al 17enne sospettato di aver spruzzato lo spray urticante.
Oggetto di indagine da parte degli avvocati della difesa del ragazzo minorenne anche l’attività su Instagram, così come quella su altri social, che sembrerebbero scagionare il 17enne. «Elementi positivi», spiega il legale del ragazzo, l’avvocato Martina Zambelli, consistenti in «Diverse conversazioni avvenute proprio in quei momenti». «Stiamo attendendo gli esiti degli accertamenti della Procura – precisa – intanto le nostre indagini stanno andando avanti e tutte sembrano confermare il racconto che il nostro assistito ha fatto». Indagini che sembrano assumere un’altra direzione rispetto al passato: «Sembrerebbe sempre meno reale l’ipotesi dello spray al peperoncino», conclude il legale».
Entro questa settimana i legali delle famiglie delle vittime della strage si incontreranno per valutare eventuali aspetti da approfondire o su cui richiedere una particolare attenzione alla Procura, ma intanto l’avvocato Luca Pancotti, che assiste i genitori di Emma Fabini, rimasta uccisa nella tragedia, esprime più di un dubbio «Sulla funzionalità e sull’idoneità del sistema di uscite di sicurezza», mentre per quanto riguarda le verifiche sugli impianti di areazione sono tutt’ora in corso le analisi da parte di Arpam e Ris, a caccia di eventuali sostanze responsabili dei sintomi accusati dai presenti quella tragica sera, tra i quali difficoltà respiratorie e lacrimazione.
Riguardo la possibilità che il rapper Sfera Ebbasta possa essere ascoltato dalla Procura l’avvocato spiega di non ritenere «L’argomentazione centrale», anche se precisa «La Procura farà le sue valutazioni».