CORINALDO – Il Comune si costituirà parte civile nel processo che scaturirà al termine delle indagini sulla tragedia della discoteca Lanterna Azzurra. A darne l’annuncio è il sindaco Matteo Principi durante una conferenza stampa, che si è svolta questa mattina, in cui ha presentato le iniziative che l’amministrazione comunale intraprenderà per arrivare alla verità su quanto accaduto nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 dicembre, quando sei persone – di cui cinque minorenni – sono morte schiacciate per la calca creatasi dopo la diffusione di una sostanza urticante.
Una linea ferma, intransigente, dove non si faranno sconti a nessuno pur di arrivare ad accertare la verità. Ciò potrà essere raggiunto solo, fa sapere il primo cittadino sostenuto dalla sua giunta, mettendo tutto l’impegno in un’unica direzione e collaborando con la Procura che sta conducendo le indagini.
«Potevamo stare fermi ad aspettare – ha dichiarato il sindaco – ma abbiamo scelto di essere co-protagonisti, di aiutare chi di dovere perché si possa arrivare velocemente all’individuazione delle responsabilità. Ciò che è successo alla Lanterna Azzurra è di enorme gravità e vogliamo avere un atteggiamento di trasparenza e disponibilità verso chiunque. Sono già stati acquisiti dai Carabinieri i documenti sull’attività amministrativa in merito all’unica discoteca di Corinaldo».
Nel frattempo la giunta ha riflettuto sulle iniziative che intende intraprendere nei prossimi giorni e mesi. Innanzitutto è già stato aperto un conto corrente per le vittime di questa tragedia, per il sostegno alle loro famiglie. Si tratta dell’aspetto più materiale – spiega Principi – ma ci sono alcune situazioni che hanno bisogno di un aiuto anche economico.
Domani, giovedì 20 dicembre, è convocato il consiglio comunale aperto alla cittadinanza, per approfondire quanto accaduto. Alle ore 21.00 presso la sala consiliare del Comune di Corinaldo, il Consiglio Comunale affronterà pubblicamente quanto accaduto, mettendo sul tavolo del confronto quanto è in possesso dell’Amministrazione Comunale in termini di documentazione e memoria storica.
Infine verrà aperto un tavolo di confronto con le famiglie delle vittime e dei feriti della Lanterna Azzurra e gli stessi giovani coinvolti, per far emergere tutta la verità, anche quei particolari definiti “scomodi”.