SENIGALLIA – Nel primo giorno di scuola dopo la tragedia di Corinaldo, dove sono morte sei persone, tra cui tre senigalliesi, in pochi hanno voglia di parlare. Lo hanno fatto perlopiù tramite gli striscioni appesi (leggi l’articolo) agli istituti superiori Medi e Perticari, dove sono comparse scritte di solidarietà alle vittime di sabato notte.
Le scuole hanno predisposto assistenza psicologica, ma molti genitori hanno comunicato che i figli non sarebbero venuti in aula perché ancora sotto shock per gli eventi drammatici della Lanterna Azzurra (leggi l’articolo). In un altro istituto di Senigallia sono stati lasciati volare in aria dei palloncini, e tutti gli studenti si sono vestiti di nero in segno di lutto.
Il dirigente scolastico del liceo Medi, Daniele Sordoni, ha dichiarato di essersi trovato di fronte ragazzi ancora molto sconvolti: «Un’emergenza lancinante che si vede nei volti di ogni ragazzo e che stiamo affrontando con una psicologa presente oggi nella classe di Asia, la 1bl. Lavorava sulla dichiarazione dei diritti umani e proprio oggi avrebbe dovuto presentare un lavoro. Ma anche altre classi sono segnate da questo dramma, c’erano compagni feriti anche di altre sezioni. Oggi sono tutti vestiti di nero, e abbiamo osservato due minuti di silenzio, ma è l’inizio di un percorso anche con docenti e genitori». Fiori bianchi sul banco di Asia questa mattina. «Modi per testimoniare una sorta di libertà nello sfogare il proprio dolore», dice Sordoni.
Per venerdì prossimo,14 dicembre, è in fase di organizzazione una manifestazione, una fiaccolata per le vie del centro storico che dovrebbe partire alle ore 18, ma che ancora non ha ricevuto le autorizzazioni necessarie. In contemporanea si dovrebbe svolgere un’iniziativa analoga a Corinaldo: potrebbero essere unificate.