SENIGALLIA – É stato arrestato l’uomo che ieri pomeriggio, 29 marzo, nella frazione di Roncitelli, ha sparato al figlio, uccidendolo quasi sul colpo, al termine di una accesa lite. Dopo essere stato ascoltato dai carabinieri e dal Pm Paolo Gubinelli in merito alla tragedia che ha scosso la frazione collinare senigalliese, a notte fonda è stato formalizzato l’arresto per omicidio: per il 72enne Loris Pasquini si sono aperte le porte del carcere dorico di Montacuto.
Non era la prima volta che padre e figlio, Alfredo, 27 anni da compiere a maggio, litigavano: in più d’una occasione le forze dell’ordine si erano recate nell’abitazione in via Sant’Antonio 128 per sedare gli animi dopo diverbi per i più svariati motivi. Questa volta però, l’uomo ha puntato una Beretta calibro 9 corto contro il figlio e ha fatto fuoco. La vittima, prima di perdere i sensi per l’emorragia, era riuscita a salire al suo appartamento al piano superiore della casa colonica e a chiamare i soccorsi.
I soccorsi giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane: l’eliambulanza chiamata da Torrette è stata fatta tornare vuota alla sede. Il ragazzo era riverso in una pozza di sangue. Il padre è stato portato via per l’interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Senigallia, in via Marchetti: l’interrogatorio è durato fino a notte fonda quando è stato formalizzato l’arresto: l’accusa è di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela con la vittima.
Ancora sconosciute le ragioni che hanno portato a tale drammatico epilogo: una testimone ha riferito di aver visto il giovane prendere a calci l’auto del padre. In queste ore gli inquirenti stanno ascoltando altre testimonianze.
Disperata la madre del giovane che, giunta sul posto, si è lasciata andare in urla e pianti di dolore. Sotto choc anche la compagna del pensionato che ha sparato al figlio, una donna di origini thailandesi che non è stato possibile ascoltare dagli inquirenti ma che lo sarà nelle prossime ore.
Sul posto, oltre ai carabinieri della compagnia di Senigallia, sono intervenuti anche i militari del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Ancona che stanno conducendo le indagini, la polizia, la polizia locale e i vigili del fuoco. L’arma è stata sequestrata e sono in corso accertamenti per capire se fosse regolarmente detenuta.
Nel frattempo la salma è stata portata all’ospedale di Torrette di Ancona a disposizione dell’autorità giudiziaria.