TRECASTELLI- Sviluppi sulla vicenda dell’allevamento di Trecastelli sequestrato dalla Procura di Ancona lo scorso gennaio (https://www.centropagina.it/cronaca/trecastelli-sequestrato-allevamento-con-850-cani-rischio-diffusione-brucellosi-canis-video/). Dei 900 cani di piccola taglia (chihuahua, barboncini e maltesi) stipati nella struttura, oltre la metà dei quali affetti da “Brucellosi canina”, 150 sono stati trasferiti in un canile a Ostra Vetere.
Una situazione tampone, che servirà a prepararli per le adozioni. Si tratta di cani risultati negativi al primo test per individuare l’eventuale presenza del batterio della “Brucella canis” e che sono già stati sterilizzati chirurgicamente. Prima di procedere alle adozioni, devono essere sottoposti a tre test che dovrebbero risultare tutti negativi per scongiurare il rischio di contagio della zoonosi, altamente trasmissibile e potenzialmente pericolosa anche per l’uomo. Si attendono dunque le decisioni ufficiali della Procura sul nullaosta alle adozioni.
Nel frattempo continuano le raccolte fondi da parte dell’associazione Amici Animali odv di Osimo e della Lav per fornire crocchette ai cani rimasti nell’allevamento di Trecastelli, per il quale le associazioni animaliste del territorio chiedono provvedimenti urgenti che assicurino la decongestione della struttura.
L’operazione è stata portata avanti dal Nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Ancona e altri Reparti del Gruppo medesimo, congiuntamente alle Guardie Zoofile del Nucleo Vigilanza WWF e di Legambiente Ancona, coadiuvati dai volontari dell’Associazione Amici Animali di Osimo su delega della Procura della Repubblica di Ancona.
Il sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura di Ancona era stato convalidato dal gip Carlo Masini. Cinque le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di inosservanza dei provvedimenti delle Autorità Sanitarie e detenzione degli animali in condizioni di sofferenza. Nel corso dell’operazione, eseguita dai Carabinieri del Gruppo Forestale di Ancona erano stati sequestrati complessivamente 850 cani di piccola taglia (che nel corso dei mesi successivi si sono riprodotti velocemente, arrivando a superare i 900 cuccioli), strutture e altro materiale utile alle indagini.