TRECASTELLI – Abbattimento delle barriere architettoniche, collegamenti ciclopedonali, interventi negli edifici scolastici, pensiline alle fermate degli autobus e la riqualificazione dei centri storici. Sono questi gli ambiti in cui è riuscita a intervenire l’amministrazione comunale di Trecastelli grazie anche a una serie di contributi pubblici – regionali e statali – intercettati a beneficio della collettività. Fondi che, riguardo gli anni 2021 e 2022, hanno superato un importo complessivo di 1,5 milioni di euro.
L’attenzione al tema dei bandi pubblici e alle risorse sovracomunali da intercettare è un tema fondamentale per ogni amministrazione, grande o piccola che sia la città. A Trecastelli l’hanno capito da tempo, tanto che uno dei principali vantaggi derivanti dalla fusione amministrativa di Monterado, Ripe e Castel Colonna era proprio la maggior disponibilità di risorse economiche che lo Stato e la Regione versano ogni anno alle nuove realtà nate da fusione.
Con riferimento proprio al contributo regionale per gli enti oggetto di fusione, il sindaco Marco Sebastianelli deve prendere atto della «scelta politica della Regione di voler ridurre lo stanziamento attribuito al nostro comune che, ricordo, inizialmente era pari ad euro 280.000». Oggi è sceso a 30.775,55 euro. Una cifra nove volte inferiore a quella iniziale, che avrà sicuramente strascichi politici.
Nel frattempo tra i contributi ricevuti – come spiega il vicesindaco e assessore alle finanze Alessandro Pellegrini – ci sono gli oltre 200 mila euro per il collegamento ciclopedonale Monterado-Croce; i 75 mila euro per l’installazione di pensiline alle fermate degli autobus; gli oltre 400 mila euro per interventi negli edifici scolastici; 150 mila euro per il collegamento pedonale Ripe – Castel Colonna ed 200 mila euro per la riqualificazione dei centri storici. A questi si sono aggiunti i recenti 16 mila euro relativi a un contributo per per realizzare interventi finalizzati all’eliminazione, al superamento e all’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Con uno sguardo al futuro e alle importanti risorse che deriveranno grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).