SENIGALLIA – Per il reato di truffa in concorso tra loro sono finite nei guai due persone, grazie alle indagini della polizia di Stato che hanno permesso di arrivare alla denuncia. Tutto è partito nelle scorse settimane, quando una donna si è recata in commissariato a Senigallia per segnalare un tentativo di raggiro, in parte riuscito, attuato da ignoti malviventi poi identificati in due persone residenti in Campania e Sicilia.
La vittima del raggiro ha infatti ricevuto un messaggio proveniente dalla casella messaggi del proprio istituto bancario di riferimento, da cui aveva sempre ricevuto comunicazioni ad ogni operazione effettuata. Essendo l’ultimo di numerosi messaggi “genuini”, non aveva motivo di ritenere che potesse trattarsi di una truffa. Nel messaggio le è stato comunicato di un accesso abusivo da altro dispositivo e pertanto ecco pronte le istruzioni che la donna ha eseguito senza esitare.
La truffa però era appena iniziata. Dopo pochi minuti ha ricevuto una chiamata dal numero di telefono appartenente al servizio clienti della banca, come riportato anche sui siti e sul proprio bancomat. Al telefono una voce che si è spacciata per un addetto alla sicurezza della banca e che le ha spiegato di dover eseguire alcuni bonifici per riuscire a recuperare del denaro sottratto impropriamente. Non avendo motivo per non fidarsi, la donna ha effettuato due bonifici tramite l’home banking, uno istantaneo di 1.700 euro e un bonifico ordinario di circa 3.000 euro.
Come ultima informazione le è stato suggerito di disinstallare l’applicazione fino alle ore 20 per effettuare aggiornamenti. Il sospetto che potesse trattarsi di una truffa ha cominciato però a girarle in testa fino a portarla a reinstallare l’applicazione di home banking: tale mossa le ha permesso di bloccare il bonifico ordinario, quello col movimento più cospicuo.
Dagli accertamenti effettuati dagli agenti del commissariato si è infine riusciti a individuare i beneficiari del conto corrente su cui erano stati versati i soldi della vittima e quindi i due autori della truffa: si tratta di un uomo e una donna residenti in Campania e in Sicilia. Per loro è scattata la denuncia per truffa in concorso, mentre il conto è stato sequestrato.