Senigallia

Turismo, comuni e operatori delle valli Misa e Nevola vogliono salvare la stagione

I settori dell'accoglienza e dell'intrattenimento sono in difficoltà e mancano linee guida certe. Unica consapevolezza: unirsi da Senigallia ad Arcevia per dare una risposta forte ed efficace

Comuni e operatori del settore turismo si sono riuniti per discutere di una progettazione comune per salvare la stagione estiva 2020
Comuni e operatori del settore turismo si sono riuniti per discutere di una progettazione comune per salvare la stagione estiva 2020

SENIGALLIA – Le valli del Misa e Nevola provano a organizzarsi per la stagione estiva ormai alle porte. Si è svolta infatti una riunione tra alcuni operatori del settore turismo per discutere su come salvare ciò che appare ormai compromesso ai più. Un tentativo, quello del 6 maggio scorso, per cui si sono video riuniti imprenditori e responsabili dalla spiaggia di Senigallia ai castelli di Arcevia.

Se la fase due della gestione dell’emergenza covid-19 è appena iniziata, alcuni discorsi sono fermi ancora al primo momento, quello del blocco totale delle attività. È così per i ristoratori, per gli albergatori, per i balneari e per gli operatori dei vari locali: tutte le anime dell’accoglienza e dell’intrattenimento unite in un corpo solo – quello del turismo – che nell’hinterland senigalliese dà lavoro a migliaia di persone.

L’estate, ma in generale la stagione turistica 2020, può essere ancora salvata? Forse si, ma senza linee guida certe è difficile fare tanti ragionamenti. Questo è uno – forse il più importante – dei punti emersi durante l’iniziativa promossa da Asteres: per il turismo del territorio prevale ancora l’incertezza, alle strutture non sono ancora ben chiare le linee guida per l’accoglienza in sicurezza mentre i comuni fanno i conti con eventi estivi annullati e nuove ordinanze. Seppure meno restrittive di prima, ancora si è lontani dal parlare di serenità per poter riorganizzarsi.

Sono allo studio alcune iniziative nei vari comuni dell’unione Le terre della marca senone (Arcevia, Barbara, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti e Trecastelli) e dell’unione dei comuni Misa – Nevola (Castelleone di Suasa e Corinaldo) in base a quelle che probabilmente saranno le future norme per evitare il contagio da coronavirus, tra distanziamento sociale, presidi di sicurezza e dispositivi di protezione individuale. L’intento è di unirle in un’unica piattaforma orientata al turismo che possa offrire un’idea unitaria del territorio e le modalità per un soggiorno in sicurezza. Un percorso che può tornare utile anche alle strutture: potranno condividere servizi e esperienze per i propri clienti.

«Siamo felici della risposta degli imprenditori del turismo e delle istituzioni del territorio – spiega Ea Polonara responsabile del progetto – se vogliamo vedere un aspetto positivo dell’emergenza è che in molti, sia tra i privati che tra i comuni, sentono l’esigenza di unirsi per dare una risposta organica perché questo è l’unico modo di agire efficacemente in questo nuovo scenario. Da questa riunione sono emerse esigenze simili tra loro che è possibile soddisfare già nell’immediato, come ad esempio la creazione di una piattaforma dove il turista possa trovare tutte le proposte del territorio anche in alternativa ai grandi eventi che probabilmente saranno annullati o alla spiaggia che probabilmente avrà accessi limitati».