SENIGALLIA – Fondi pubblici e privati per gli ultimi restauri all’interno di palazzetto Baviera che diverrà una casa museo. E’ questo infatti il destino dello storico edificio che si affaccia su piazza del Duca e che è da anni – da quando è stato recuperato – uno dei poli culturali senigalliesi, sede di mostre, esposizioni, convegni, incontri e varie iniziative culturali. A finanziare gli ultimi ritocchi ci penseranno il Ministero della Cultura e la ditta Fiorini Packaging.
Dal primo arriverà infatti, nell’ambito delle annualità 2022/2024 della legge 190, la somma di 200mila euro per finanziare i restanti interventi di valorizzazione e conservazione del palazzetto Baviera per quanto riguarda le restanti parti strutturali, l’impianto illuminotecnico e il recupero totale degli arredi e delle suppellettili a suo tempo donati dall’ultima erede Baviera. L’edificio, nel giro dei prossimi anni, diverrà dunque una casa museo. I fondi privati sono quelli della Fiorini Packaging. L’impresa di Senigallia proprio quest’anno celebra i suoi primi 75 anni di vita: mosse i primi passi professionali nel limitrofo foro annonario e, per questo, la famiglia Giovanni, Francesca e Stefania Fiorini ha voluto elargire con il meccanismo dell’art bonus la somma di 50mila euro, da destinare al restauro della Sala di Ilio, l’ultimo soffitto a stucco del complesso e monumentale capolavoro di Federico Brandani, su cui non era ancora stato possibile intervenire. Entro Natale verrà restituito alla città nell’interezza del suo splendore.
Per la città si tratta di una bellissima notizia: il presidente e CEO della Fiorini Packaging, Giovanni Fiorini, ha parlato di voler «condividere parte della ricchezza generata con tutta la nostra città», per dare un degno «futuro a uno dei simboli storici di Senigallia che ha un passato illustre». Di gratitudine e soddisfazione hanno parlato il sindaco Massimo Olivetti e il vicesindaco Riccardo Pizzi per «l’importanza e il livello di questo monumento che abbiamo il dovere di valorizzare nel migliore dei modi nel prossimo futuro». Un gioiello per tutta la regione che , grazie alla sinergia di più enti tra cui la Soprintendenza per i Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio, e di alcuni mecenati, sarà possibile conservare e valorizzare, sia a fini culturali che turistici, a beneficio di tutta la comunità.