Senigallia

Turismo pasquale e prenotazioni estive: Senigallia e la spiaggia di velluto partono bene

Dati al momento incoraggianti riferisce Simona Romagnoli, presidente di “Alberghi e Turismo”. Rimane però l'incognita meteo: molti incerti decideranno all'ultimo

La spiaggia di Senigallia nelle prime giornate di primavera: tornano i senigalliesi, si vedono i primi turisti
La spiaggia di Senigallia nelle prime giornate di primavera: tornano i senigalliesi, si vedono i primi turisti

SENIGALLIA – Se la montagna va bene e sembra reggere anche nel periodo pasquale nonostante l’assenza di cospicui manti nevosi, la costa non è da meno, anzi: come sempre, rischia di prendersi il palcoscenico del turismo regionale. L’andamento delle prenotazioni nel periodo pasquale e all’avvio della stagione turistico-balneare, anche se non tutte le strutture ricettive sono aperte, è soddisfacente ed è soprattutto in linea con la tendenza alla ripresa dopo gli anni segnati dalla pandemia.

Prendendo ad esempio la città di Senigallia, la sua spiaggia di velluto la farà da padrona attirando come ogni anno numerosi turisti e comitive. Rimane però l’incognita meteo che rappresenta per molti, soprattutto per le singole famiglie, un freno a prenotare e fattore di indecisione fino all’ultimo. 

A spiegarci la situazione è Simona Romagnoli, presidente di “Alberghi e Turismo”, nonché da tempo operatrice dell’accoglienza che ha dato vita a “Senigallia Incoming”. «Per Pasqua abbiamo una ventina di strutture alberghiere aperte, di cui quasi una metà già al completo per un evento sportivo di calcio che sta portando in città circa 800 persone tra ragazzi e famiglie» spiega. Ma al di là del singolo evento – e Senigallia negli ultimi sta puntando molto sul turismo sportivo – rimane il fatto che la spiaggia è ancora la regina dei vari “turismi”. «Nonostante il meteo che non sembra dalla nostra parte – continua Romagnoli – ci sono tante richieste da parte dei privati per questo periodo pasquale. Molti attenderanno un po’ l’ultimo momento dato il meteo incerto ma è il segnale che Senigallia attira turismo e movimento».

Per quanto riguarda la stagione estiva, è forse ancora un po’ presto per le considerazioni, anche se «finora l’andamento delle prenotazioni sembra essere abbastanza positivo. Principale fattore di questo risultato è che una gran percentuale dei turisti senigalliesi sono persone ormai fidelizzate ed è stato anche uno dei motivi per cui la città ha retto durante gli anni della pandemia da covid». Poi c’è il passaparola che contribuisce a migliorare ancora questo risultato. E i grandi eventi. Le più importanti manifestazioni «sono un ottimo stimolo, e le riconferme – su tutti il Summer Jamboree – incidono molto nel mantenere un buon interesse per Senigallia». Tanto che agosto sembra andare ormai da sé con l’arrivo del maggior numero di turisti che da tempo scelgono la spiaggia di velluto e le bellezze del suo entroterra. «Per quanto riguarda luglio stiamo andando abbastanza bene con le prenotazioni». Anche giugno, solitamente il mese più difficile in cui riempire gli alberghi cittadini «sta registrando un interesse positivo».

Spiaggia di Senigallia piena di rifiuti, via alle pulizie di pasqua sul lungomare
Spiaggia di Senigallia piena di rifiuti, via alle pulizie di pasqua sul lungomare

Se Senigallia tornerà o supererà i livelli precovid è ancora presto per dirlo, anche se il numero di presenze e arrivi della scorsa stagione è certamente incoraggiante. Altro indicatore arriva dalle gite scolastiche e dalle comitive private, da cui si evince una netta ripresa grazie anche alla sua posizione centrale rispetto al resto del territorio regionale.

Infine un’ultima riflessione è sulla presenza degli stranieri, dato che con la pandemia era sceso di molto ma che sta tornando a farsi notare nelle zone alte delle statistiche. A livello regionale, la parte del leone tra i turisti che preferiscono le Marche la fanno ancora gli italiani (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Umbria), ma sono in aumento gli stranieri, che nel 2022 hanno fatto segnare 400 mila arrivi (+70% rispetto al 2021 anno di piena pandemia) e 1,7 milioni di presenze (+65%). Tra le nazionalità più “presenti” troviamo Germania, Olanda, Svizzera, Francia e Belgio, ma crescono gli arrivi dall’Inghilterra (+235%) e dalla Polonia (+125%).