Senigallia

Senigallia, tutela e prevenzione del rischio idrogeologico: in arrivo il contratto di fiume per il Cesano

Approvato dalla giunta municipale il manifesto di intenti per il bacino idrografico che interessa oltre 20 comuni tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino

Il fiume Cesano a Senigallia
Il fiume Cesano a Senigallia

SENIGALLIA – Tutela e valorizzazione del fiume e dei territori fluviali, riduzione dell’inquinamento e del rischio idrogeologico. Sono questi i principali obiettivi inseriti nel manifesto di intenti per un “contratto di fiume” che riguarda il bacino idrografico del fiume Cesano. La giunta senigalliese ha formalmente aderito a questa iniziativa con la delibera n. 132, adottata lo scorso 25 maggio.

Il contratto di fiume (CdF) è uno strumento di programmazione su base volontaria, i cui scopi vanno dalla corretta gestione delle risorse idriche alla valorizzazione dei territori fluviali, alla salvaguardia dal rischio idraulico e alla prevenzione e riduzione dell’inquinamento. Una strategia con la quale programmare azioni in tutti i territori e con tutti i soggetti (enti, associazioni, imprese, e portatori di interessi) coinvolti, dando uniformità e concretezza agli interventi.
Con questo manifesto di intenti, i rappresentanti degli enti aderenti hanno di fatto attivato il percorso condiviso per giungere alla sottoscrizione del contratto di fiume relativo all’intero bacino idrografico del Cesano.

Il fiume, prevalentemente a carattere torrentizio, con piene concentrate nel periodo invernale ed in quello primaverile, si sviluppa per circa 60 km dalla sua foce sul Monte Catria fino all’adriatico interessando un’area di circa 410 kmq, lungo il confine delle province di Pesaro Urbino e Ancona.

I comuni del bacino idrografico del Cesano interessati dal "contratto di fiume"
I comuni del bacino idrografico del Cesano interessati dal “contratto di fiume”

Diversi i comuni lambiti dal Cesano, come Serra Sant’abbondio, in cui sorge a circa mille mt sul livello del mare, Frontone, Pergola, Arcevia, Castelleone di Suasa, San Lorenzo in Campo, Mondavio, Corinaldo, Monte Porzio, Trecastelli, Mondolfo e Senigallia. Nel manifesto è aperta però la possibilità a che altri enti e realtà locali possano unirsi al gruppo “fondativo” come Sant’ippolito, Cantiano, Cagli, Fossombrone, Scheggia Pascelupo e Sassoferrato (che rientrano nel bacino parzialmente) e Fratte Rosa, Terre Roveresche, San Costanzo che invece rientrano nel bacino idrografico senza essere attraversati dal fiume Cesano.
Ente capofila sarà il Comune di Mondolfo, che coordinerà il processo organizzativo, partendo proprio dalle attività del gruppo promotore che ha firmato il manifesto

Sono già state individuate e messe nero su bianco le criticità: il rischio di dissesto sia per esondazione lungo l’asta fluviale del Cesano e dei principali affluenti (fiume Cinisco, torrente Nevola), che la diffusa presenza di aree a rischio frane tipico dei sistemi collinari; la presenza di problemi puntuali di erosione lungo l’asta fluviale, nonché la vetustà di briglie e altri manufatti che ne ostacolano il deflusso; il consumo della risorsa in fase di magra ed in alcuni punti le captazioni idriche non autorizzate; il non completo collettamento fognario e la conduzione delle pratiche agricole che incidono sulla qualità ecologica delle acque. In alcuni casi sono state riscontrate interferenze dovute alle urbanizzazioni artigianali; a livello di bacino , in particolare per area collinare – montana, siccità nel periodo estivo che influenza la conduzione delle attività agricole, nonché necessità di una migliore regimazione delle acque superficiali; la sedimentazione e l’accumulo di detriti presso la foce.

Tra le altre cose, le azioni saranno coordinate con gli obiettivi strategici in materia individuati dalla Regione Marche e collegate con le azioni previste dal gruppo di azione costiera (Gac) “Marche Nord”. All’orizzonte la partita, tutta da giocarsi, dei fondi europei per la tutela e valorizzazione del territorio.

Detriti e vegetazione ostacolano il deflusso delle acque del fiume Cesano a Senigallia
Detriti e vegetazione ostacolano il deflusso delle acque del fiume Cesano a Senigallia