SENIGALLIA – È stato arrestato dalla squadra mobile di Ancona Jurgen Mazzoni, 41enne senigalliese che nel 2001 uccise la moglie e madre di sua figlia Federica Gambardella, allora 19enne, occultando il cadavere nella cava di San Gaudenzio, nella prima periferia della città. Una vicenda che scosse la spiaggia di velluto e Mazzoni dopo otto anni di carcere venne rimesso in libertà. Sabato per lui sono scattate di nuovo le manette, il reato è quello di stalking ai danni di una senigalliese che vive in Toscana per motivi di lavoro. Secondo l’accusa il 41enne l’avrebbe molestata, a suo carico anche una denuncia sporta da parte del padre della vittima che accusa Mazzoni dell’incendio di un’auto. L’uomo ha negato tutte le accuse, ma il tribunale ha emesso un’ordinanza di limitazione della libertà dell’indagato. Le molestie sarebbero state effettuate attraverso il social network Facebook, Mazzoni conta sul suo profilo 1280 amici. Dopo la scarcerazione, l’uomo era stato affidato ad un programma di riabilitazione, per lui anche un lavoro di operaio in un’azienda di Trecastelli, in località Ripe. Il 41enne era inoltre stato condannato ad un risarcimento da mezzo milione di euro nei confronti della figlia e dei familiari della moglie uccisa.