SENIGALLIA – Sono in via di conclusione i lavori sulla spiaggia di velluto in vista dell’arrivo di giugno, della fine della scuola e, quindi, dei primi flussi turistici. Un tempismo non casuale che ogni anno viene osservato per rendere la città e il suo lungomare belli e accoglienti verso i numerosi turisti che scelgono di trascorrere qui le loro vacanze estive.
L’ufficio strade-mobilità-territorio dell’area tecnica “Territorio e Ambiente” del Comune di Senigallia ha infatti disposto di svolgere entro giugno quei lavori per la profilazione della foce di alcuni fossi comunali che sbucano sulla spiaggia e in mare, come quello del trocco, della giustizia e tanti altri che raccolgono le acque meteoriche o di scolo dalle colline che circondano Senigallia.
Lavori come la generale sistemazione dei canali di scolo o il riposizionamento della sabbia erosa e trascinata via delle piene, ma anche di riprofilatura per quelli compromessi dalle intense piogge dei giorni scorsi o dopo un’intera stagione invernale di manutenzione saltuaria.
Nel programma sono stati inseriti anche i cartelli per la segnalazione dei fossi (a uso dei tecnici che devono intervenire in caso di guasti, occlusioni, ecc) e la sostituzione di alcune portelle in acciaio, rovinate con il passare del tempo.
Questi gli interventi principali a cui si aggiungono tutti i piccoli lavori sul lungomare, sia di ponente che di levante come la sistemazione del muretto parasabbia e dei suoi varchi per la spiaggia; la realizzazione di due nuovi accessi per disabili con passerella in legno fino a pochi metri dall’acqua; il rinnovo della dotazione dei bagni pubblici in spiaggia; il montaggio di docce pubbliche e rubinetti; la tutela delle dune e della fauna marina con apposita cartellonistica per chi accede in spiaggia.
Interventi che dureranno fino ai primi di giugno, in tempo dunque – imprevisti a parte – perché la spiaggia di velluto possa dare un’immagine di sé adeguata, non solo per i turisti ma anche per gli stessi residenti che da tempo chiedono un lungomare dignitoso.