BARBARA – Affollata la chiesa parrocchiale di santa Maria Assunta, dove si sono celebrati ieri pomeriggio, 1° ottobre, i funerali di Brunella Chiù. Tante persone hanno voluto dare l’ultimo saluto alla tredicesima vittima della tragica alluvione che nel settembre 2022 seminò morte e distruzione nelle vallate dei fiumi Misa, Nevola, Cesano e Burano.
La messa è stata officiata dal vescovo della diocesi di Senigallia Franco Manenti, assieme al parroco don Paolo Montesi e a don Mauro Baldetti. Manenti ha parlato di amore che supera gli ostacoli e le barriere, che accorcia le distanze, unica risorsa in grado di contrastare la morte; e di speranza che illumina il futuro dei familiari di Brunella e dei sopravvissuti alla devastazione.
Davanti al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, anche il sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini ha voluto spendere alcune parole ricordando come il desiderio del figlio superstite alla tragedia in cui perse non solo la madre ma anche la sorella Noemi, Simone Bartolucci, fosse quello di poter riavere la madre vicino per poterla piangere e ricordare. Ma ha parlato anche di comunità, stretta attorno a chi ha perso un proprio caro: una comunità capace di straordinari atti di solidarietà e vicinanza che non mancheranno certamente anche nel prossimo futuro.
La salma di Brunella Chiù, dal novembre scorso sepolta nel cimitero di Vieste (Foggia) dopo che venne ritrovata a largo delle isole Tremiti senza riuscire a identificarla, è stata poi tumulata nel cimitero locale, proprio accanto alla figlia 17enne Noemi, travolta anch’essa dalla piena di acqua, fango e detriti che quella tragica sera del 15 settembre 2022 spazzò via auto, case, vite, affetti e ricordi.