SENIGALLIA – Ha suscitato interesse anche in altre realtà italiane il progetto “Albero della Vita”, promosso dall’associazione Sguinzagliàti assieme al Comune di Senigallia. L’idea di far nascere un bosco urbano piantando un albero per i nostri amici animali deceduti è piaciuta infatti anche nel modenese, dove alcuni volontari della Lav, la Lega anti vivisezione, si sono interessati contattando l’amministrazione comunale della spiaggia di velluto.
Il progetto è stato presentato alla stampa lo scorso 21 marzo, tramite una conferenza stampa ma ha avuto la sua inaugurazione tre giorni dopo nell’area verde nei pressi del parco pubblico di Borgo San Giovanni, frazione Roncitelli, dove sono stati messi a dimora tre aceri campestri e due ornielli.
L’Albero della Vita mira a far nascere e crescere un vero e proprio bosco dove i cittadini potranno far rivivere i propri animali tramutando le ceneri, poste in speciali urne biodegradabili, in alberi o arbusti.
La notizia subito ha iniziato a circolare oltre i confini cittadini, mostrando da una parte una diffusa sensibilità al tema del ricordo degli animali di affezione e dall’altra l’attenzione all’ambiente e alla collaborazione tra enti e associazioni private con le istituzioni pubbliche.
«Abbiamo letto sulla stampa dell’iniziativa l’Albero della Vita promossa dal Comune di Senigallia – è il messaggio scritto al sindaco Maurizio Mangialardi da Cristian, un volontario della sede di Modena della LAV. Siccome ci ha impressionato in maniera molto favorevole, vorremmo replicarla nel Comune di Modena proponendola al sindaco e alla giunta».
«Siamo ben felici che il nuovo progetto, nato dalla collaborazione del Comune di Senigallia con l’associazione Sguinzagliàti, sia preso come esempio da esportare in altre realtà; ricordare i nostri amati animali domestici deceduti con la piantumazione di nuovi alberi credo sinceramente che sia un bel modo per evitare un distacco traumatico dai nostri amici a 4 zampe e che sia anche un bel segno per la natura e per la collettività».