SENIGALLIA – In netto miglioramento la situazione legata al coronavirus che si era sviluppata, nonostante gli sforzi per evitarla, anche all’interno della struttura per anziani gestita dalla fondazione Città di Senigallia. Come altre realtà del territorio regionale stanno guarendo vari ospiti, fino ad arrivare al 9 maggio scorso a un solo ospite positivo al Sars-CoV2.
I dati arrivano direttamente dalla residenza protetta di via del Seminario, in cui sono stati eseguiti i tamponi a ospiti e personale della struttura per verificare la positività o meno al covid-19 e a cui è seguito l’isolamento dei casi anche solo sospetti. Una misura questa che ha permesso di contenere l’epidemia che sta ancora causando effetti devastanti in tutto il mondo, come testimoniano i dati per esempio negli Stati Uniti dove i contagi crescono di 25mila unità al giorno.
Dall’inizio dell’emergenza globale, la fondazione Città di Senigallia ha avuto 15 ospiti positivi al Sars-CoV2: cinque di loro, immediatamente ricoverati nell’adiacente ospedale di Senigallia per poter offrire le migliori cure possibili, sono deceduti: tre a causa del covid-19, mentre altri due sono morti per altre cause ma erano risultati positivi al coronavirus. Cresce intanto il numero dei guariti, ora a sette persone: per loro si è concluso il periodo di isolamento. Attualmente un solo ospite è risultato positivo mentre altri due sono negativi al primo tampone e in attesa del secondo test. «Con una sola persona positiva su un totale di 49 ospiti, ci auguriamo di diventare una residenza protetta covid-free» rendono noto dalla ex Irab.
Anche il personale è stato colpito dalla pandemia: nove persone sono risultate positive al Sars-CoV2, mentre altre otto persone erano invece in malattia non legata al coronavirus. Per sicurezza, «prima del rientro nella residenza protetta sono stati eseguiti i tamponi che hanno dato esito negativo». Assenze che si son tradotte in difficoltà gestionali, per le quali la Fondazione Città di Senigallia ha fatto fronte assumendo quattro operatori.
Ma non è il momento di abbassare la guardia, fanno sapere da via del Seminario: il divieto per i parenti di visitare i propri cari ospiti della residenza protetta continua perché, pur se difficile da sopportare, serve la massima prudenza: la situazione è ancora lontana dalla normalità.