TRECASTELLI – L’opposizione insorge sulla questione della sede della polizia locale, l’amministrazione comunale riporta la discussione nei ranghi. Non si placa tra i banchi della minoranza il dibattito sulla spesa che il Comune di Trecastelli si sta accollando per la scelta di avere sul proprio territorio la sede della polizia locale dell’unione dei comuni Le terre della marca senone, inaugurata poi lo scorso anno.
Recentemente i consiglieri comunali di minoranza Giorgio Terenzi (capogruppo), Gloria Montironi e Nicola Peverelli (quest’ultimo anche consigliere nominato in seno all’unione dei comuni avevano sottolineato come siano troppi e non ripartiti equamente i 288 mila euro che Trecastelli spende per l’affitto relativo allo stabile in via Marco Polo adibito a sede della polizia locale della marca senone, quando il servizio coinvolge anche Ostra, Ostra Vetere e Barbara.
L’opposizione aveva fin dall’inizio sottolineato «la disponibilità di diversi immobili comunali da destinare a tale scopo» senza doverne sceglierne uno ex novo che «avrebbe arrecato un ingente danno economico alle casse comunali e a tutta la comunità di Trecastelli». Poi nel febbraio 2019 il dietrofront grazie a «una variazione che comprendeva, tra le altre misure, anche la ripartizione del predetto canone di affitto tra gli enti» facenti parte dell’unione dei comuni.
«L’equa distribuzione delle spese, che risponde a chiare esigenze di giustizia, legalità, e buon senso politico, consentirà a Trecastelli di liberare risorse economiche da investire su progetti e settori che interessano la nostra comunità», sostenevano i consiglieri di opposizione.
Ma l’amministrazione comunale ha ritenuto che fosse doveroso replicare per evidenziare alcune incongruenze nella ricostruzione della vicenda relativa all’immobile della polizia locale dell’unione dei comuni “Le terre della marca senone”. «Le cifre divulgate dalla minoranza non corrispondono alla realtà dei fatti poiché il contratto di locazione stipulato dal Comune di Trecastelli è relativo a un immobile i quali spazi sono utilizzati per altre finalità istituzionali e solo in parte utilizzati come uffici dalla polizia locale dell’unione. Pertanto l’importo del canone contrattualmente previsto non può essere totalmente imputato al predetto servizio. Inoltre la cifra riportata, che prende a riferimento un periodo temporale di ben 12 anni, non rappresenta l’effettiva durata del contratto di locazione».
Proprio sulla suddivisione delle spese di gestione, lo stesso sindaco di Trecastelli Marco Sebastianelli si era impegnato nell’unione dei comuni, ente in cui ricopre il ruolo di assessore al bilancio, precisando che la ripartizione fosse stata già deliberata mesi fa e che lui stesso fosse stato attento al rispetto degli oneri «in fase di approvazione del relativo bilancio».