SENIGALLIA – Sono tre i dipendenti del Comune di Senigallia temporaneamente assegnati all’Unione dei comuni “Le terre della marca senone”. L’iter si è concluso lo scorso 22 ottobre, quando con la determina dirigenziale n° 1181 si è concretizzato il disegno dell’amministrazione comunale di trasferire all’Unione il personale per l’esercizio delle competenze relative al servizio di promozione turistica.
L’iter era iniziato prima dell’estate con lo studio dell’ipotesi di conferimento del servizio; era poi proseguito con la convenzione stipulata dai comuni aderenti a “Le terre della Marca Senone” per l’esercizio in forma associata del servizio di promozione turistica; successivamente, con la delibera di giunta n. 204 del 12 agosto 2021, era stata disposta l’assegnazione temporanea all’ente di secondo livello di Paolo Mirti, dirigente dell’area turismo, cultura e comunicazione del Comune di Senigallia, e di due dipendenti ancora da individuare.
Dopo i colloqui con i dipendenti che erano interessati, la commissione giudicatrice ha individuato le due figure da trasferire temporaneamente all’Unione dei Comuni, Sara Saturni ed Eros Gregorini (approvato il verbale con la determina n.1180 del 22 ottobre 2021). L’atto immediatamente successivo è stato quello di assegnare ufficialmente e in via temporanea le tre unità dal comune di Senigallia all’Unione con decorrenza a partire da ieri, lunedì 25 ottobre e fino al 31 dicembre 2023, termine della convenzione tra i due enti locali.
Si tratta di una «brutta notizia – tuona dall’opposizione il gruppo politico Diritti al Futuro – perché all’Unione dei comuni “Le terre della Marca Senone” non passeranno tutte le funzioni turistiche, come logica vorrebbe, ma solamente una parte residuale, quella della promozione turistica, che negli elaborati preparatori allegati alla delibera (dello scorso luglio, Ndr) viene quantificata in un importo annuo di poco superiore ai 50 mila euro. Già questo ridottissimo impegno di spesa la dice lunga sulla strategicità che la nuova amministrazione pone nei confronti del turismo».
Ma non finisce qui: se l’importo da impiegare è ridotto, non si può dire altrettanto per il costo di tale operazione. Sempre Diritti al futuro riporta infatti che «il passaggio di queste limitate funzioni all’Unione dei Comuni comporta per il Comune di Senigallia il distacco per tre anni di un dirigente e di due impiegati e la messa a disposizione degli uffici, il tutto a carico del Comune di Senigallia senza alcuna compartecipazione da parte dei Comuni associati. Bene, si dà il caso che solamente per questa operazione il Comune di Senigallia dovrà far fronte a costi di circa 150 mila euro l’anno senza alcuna compartecipazione da parte degli altri Enti. L’ulteriore assurdità è che per “produrre” promozione turistica quantificata in 50 mila euro se ne spendono ben 150 mila euro per personale e per costi gestionali di base».
E poi l’affondo finale sulla strumentalità del passaggio della promozione turistica all’Unione “Le terre della Marca Senone”: «l’operazione non è finalizzata alla crescita turistica del nostro territorio ma maldestramente introdotta solamente per poter procedere alla riorganizzazione degli uffici comunali senza la presenza di figure dirigenziali». Di quest’ultimo disegno politico-amministrativo si è concluso l’iter sempre ieri, 25 ottobre, con l’assegnazione delle posizioni organizzative ai dipendenti interni degli uffici comunali. Secondo Diritti al Futuro, «senza il distacco dell’unico dirigente di ruolo attualmente in pianta organica, non sarebbe stato possibile».