Senigallia

Utic, «Il ritiro della determina non è necessario e il servizio non è a rischio»

Ieri nella prima puntata della trasmissione radiofonica "Linea Diretta - il sindaco risponde ai cittadini" si è parlato delle problematiche che riguardano l'Ospedale di Senigallia. Continua a tenere banco la vicenda dell'Unità di Terapia Intensiva Cardiologica

Ospedale di Senigallia
Ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – I problemi che riguardano l’Ospedale di Senigallia sono stati anche al centro della trasmissione “Linea diretta – il sindaco risponde ai cittadini“, in onda questa mattina su Radio Velluto, a distanza di quattro mesi dalla Commissione Sanità in cui il direttore generale dell’Area Vasta Alessandro Marini, il consigliere regionale con delega alla Sanità Fabrizio Volpini, si erano impegnati a ritirare la delibera che prevede la soppressione dell’Utic. Quello del nosocomio cittadino è un argomento molto caldo, a rischio ci sono i servizi per i cittadini, ma anche per i tanti turisti che ogni anno scelgono di trascorrere le vacanze sulla spiaggia di velluto.

Stamattina, durante la prima puntata della nuova trasmissione radiofonica, il portavoce del Comitato Cittadino a difesa dell’Ospedale Silvano Cingolani Frulla ha posto una domanda a Maurizio Mangialardi sul funzionamento o meno dell’Utic della Cardiologia di Senigallia e sul declassamento del nostro nosocomio. «Senigallia non verrà declassata e l’Utic continuerà a lavorare come in passato. La battaglia contro la determina 361 ha poco senso, la delibera non deve essere ritirata, ma bisogna invece garantire i servizi e l’amministrazione è sulla buona strada», ha spiegato il sindaco.

A preoccupare il Comitato a Difesa dell’Ospedale di Senigallia sono anche le problematiche che riguardano il Laboratorio Analisi ed i reparti di Otorino ed Oculistica, tutti temi che ieri mattina sono stati affrontati durante la riunione del Cimo, il sindacato dei medici ospedalieri. Sanità Il Comitato che chiede chiarezza anche sulle tempistiche: «Il 24 luglio 2017, alla IV° commissione sanità, il sindaco ed alcuni esponenti politici e dell’Asur, tra cui Fabrizio Volpini ed Alessandro Marini, ci avevano assicurato che avrebbero congelato e ritirato la 361. Ora non c’è più bisogno? – conclude il Comitato – Il sindaco dichiarò inoltre che necessitava di sei mesi di tempo per operare dei cambiamenti utili al miglioramento. Oggi in Radio ne ha chiesti 3, forse si sta solo temporeggiando».