SENIGALLIA – Medici di base, infermieri, personale sanitario e amministrativo sono pronti per far partire la campagna vaccinale a domicilio per gli ultraottantenni non deambulanti ma mancano le dosi. È questa la situazione nei vari centri del distretto sanitario senigalliese dove dovrebbe partire tra alcuni giorni la vaccinazione a casa degli anziani che non possono recarsi nei centri indicati.
A confermarlo è il medico nonché coordinatore cittadino delle Usca Fabrizio Volpini, impegnato tra l’altro nei giorni scorsi con la vaccinazione degli anziani nella residenza della fondazione Opera Pia Mastai Ferretti. Su questo tema, c’è la data di domani, sabato 13 marzo, per la seconda somministrazione alla fondazione Città di Senigallia mentre la settimana prossima toccherà alla residenza per anziani Stella Maris sul lungomare Mameli.
Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo tra Regione Marche e le sigle sindacali dei medici di medicina generale per la somministrazione a domicilio del vaccino anti covid alle persone che non possono muoversi dalla propria abitazione o residenza; ieri, giovedì 11 marzo, si è svolto invece un incontro organizzativo sulla strategia da adottare a cui hanno partecipato proprio i medici di famiglia, i responsabili del distretto sanitario di Senigallia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare, il personale amministrativo sanitario, insomma tutti coloro che da mesi sono ormai impegnati a combattere la pandemia.
Sono infatti molte le persone che hanno effettuato la prenotazione per il vaccino a cui ancora non si è potuta dare una risposta. E questo a causa dei continui ritardi nella distribuzione dei vaccini da parte delle aziende produttrici. Nelle prossime due settimane la musica dovrebbe cambiare però, grazie anche a questo nuovo accordo che permetterà di andare direttamente a casa delle persone anziane che attendono la somministrazione.
Nel frattempo proprio dai parenti di un’anziana ultra90enne è arrivata una lettera in cui si lamenta del silenzio dopo tre settimane dalla prenotazione effettuata. «Arrivato il suo turno, giustamente, il presidente Mattarella è stato vaccinato. Mia suocera Lidia Santini, 98 anni suonati, dalle ore 6:03 del 20 febbraio (apertura delle prenotazioni, ore 6 del mattino) è stata iscritta tra gli over 80 non deambulanti che otterranno, a casa loro, la copertura vaccinale. Sono passati 19 giorni. Silenzio assoluto» denuncia Gianluigi Mazzufferi. Anche dallo studio medico non sapevano dare risposte che però arriveranno a breve, dopo l’accordo tra medici di base e Regione e soprattutto grazie all’incontro organizzativo svoltosi ieri 11 marzo.
La pandemia però non attende in fila: anche ieri, un nuovo aumento tra i casi di positività nel territorio vallivo fa aumentare la pressione sull’ospedale di zona e sul sistema sanitario: nosocomi vicini a Senigallia, come quello di Jesi, sono quasi al collasso.
I numeri per quanto riguarda i contagi sulla spiaggia di velluto sono 400 secondo il distretto sanitario e 490 secondo la Regione Marche; per quanto riguarda invece l’intera vallata Misa-Nevola i casi positivi oscillano tra i 715 del distretto sanitario e gli 895 della Regione. Ancora non si è riusciti a ridurre il gap informativo tra i due sistemi che risultano comunque entrambi in aumento, motivo per cui si deve accelerare con la vaccinazione di anziani e categorie più esposte.