SENIGALLIA – È iniziata oggi, 8 febbraio, la campagna di vaccinazione per il personale e gli ospiti della fondazione Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia. Si è svolto infatti il primo turno di somministrazione del siero vaccinale, mentre nelle altre due strutture per anziani, la fondazione Città di Senigallia e la Stella Maris, ancora non vi sono informazioni su quando partiranno le operazioni.
Si è svolta dunque, in questo primo giorno dei tre previsti, la vaccinazione di ospiti e personale della residenza all’Opera Pia Mastai Ferretti. La somministrazione è iniziata su un numero elevato di soggetti, ben 242: «Era il numero di vaccini disponibile che ha permesso di vaccinare il personale e gli ospiti che potevano farlo. Ma in questa struttura, tra ospiti e operatori, ci sono e lavorano oltre 300 persone, spiega il presidente Mario Vichi. Finalmente siamo partiti e questo è l’importante. Stiamo procedendo anche velocemente, grazie all’équipe ben organizzata del distretto sanitario».
Il problema rimane la produzione e fornitura del siero per la campagna di vaccinazione, ed è un problema che riguarda non solo le strutture locali ma tutta l’Italia e praticamente tutta l’Europa. E infatti, proprio per questo motivo, le altre due realtà per anziani non partiranno in questi giorni.
Nulla di certo alla fondazione Città di Senigallia: dopo un primo rinvio della vaccinazione prevista per il 23 e 25 gennaio scorsi, si parlava di far partire le operazioni a metà febbraio, ma anche questa data non è stata confermata dalla direzione sanitaria locale. Ancora dunque sospesa la somministrazione che coinvolgerà oltre un centinaio di persone tra operatori e ospiti della struttura di via del Seminario.
Stesso discorso per la residenza protetta Stella Maris: anche in questo caso il problema delle forniture ha fatto slittare la vaccinazione di circa 85 persone, tra anziani ospiti (50) e personale occupato (35) nella struttura sul lungomare Mameli. Nessuna indicazione è arrivata dai vertici sanitari ma sembra che sia questione di pochi giorni conoscere una data definitiva.
Rimane il fatto che, per il momento, i vaccini rimangono l’unica arma per contrastare con un certo grado di sicurezza il diffondersi della pandemia da covid-19. Per cui dovrà rimanere ancora alta la guardia, confidando nel buon senso e nel rispetto rigoroso delle norme sul distanziamento sociale, sull’utilizzo delle mascherine e sull’igiene di persone e luoghi.