Senigallia

Vaccinazioni, la palestra dei vigili del fuoco unica alternativa al palasport di via Capanna

Il sindaco Olivetti, rispondendo all'interrogazione di Beccaceci e Romano, ha fatto sapere che è stato svolto un sopralluogo nella struttura. Ecco pro e contro di tale scelta

La campagna di screening di massa anti covid al palasport di via Capanna a Senigallia
La campagna di screening di massa anti covid al palasport di via Capanna a Senigallia

SENIGALLIA – Si studiano soluzioni alternative al palasport di via Capanna in cui far partire la vaccinazione di massa. Tra le ipotesi prospettate dall’amministrazione comunale c’è anche la palestra del distaccamento dei vigili del fuoco, lungo la provinciale Arceviese. Allo studio pro e contro: tra i primi c’è una logistica migliore che non inciderebbe su una viabilità delicata, mentre tra i secondi ci sono le ridotte dimensioni che permetterebbero meno team di vaccinatori e quindi un allungamento della profilassi collettiva.

Se n’è discusso ieri, martedì 30 marzo, in consiglio comunale a Senigallia. A sollevare il tema un’interrogazione avanzata da Lorenzo Beccaceci, capogruppo Vivi Senigallia e Dario Romano, capogruppo Partito Democratico, per sapere a che punto siamo con la campagna vaccinale che dovrebbe entrare nel vivo nel giro di qualche giorno.

«I prossimi mesi saranno cruciali per la buona riuscita della stessa – spiegano Romano e Beccaceci – Tra i punti vaccinazione, per la città di Senigallia l’Asur sembra abbia indicato come spazio idoneo il palasport di via Capanna, che poi verrebbe occupato per diversi mesi». Come fatto in precedenza per la campagna di screening di massa e prima ancora per la vaccinazione antinfluenzale, il palasport di via Capanna è stato più volte sottratto alle associazioni sportive che già in questo momento soffrono e non poco per lo stop alle attività o per i continui rinvii.

«Una struttura importante – fanno sapere i due giovani consiglieri – che attualmente è utilizzata da diverse società e viene spesso utilizzata per manifestazioni turistico-sportive (in estate ma non solo): il basket con la prima squadra che svolge un importante campionato nazionale e che deve recuperare già diverse partite; il settore giovanile, con più di 200 ragazzi attivi; la pallacanestro femminile, anch’essa impegnata nel campionato; il futsal (o calcio a 5), entrato quest’anno nel palazzetto». Considerando ovviamente prioritaria la vaccinazione rispetto a tutto il resto, i due esponenti del centrosinistra senigalliese hanno chiesto «un impegno all’amministrazione comunale, quello di non penalizzare ulteriormente lo sport, le ragazze e i ragazzi: il loro pegno è stato già pagato». 

All’interrogazione ha risposto direttamente il sindaco Massimo Olivetti, il quale ha spiegato che a Senigallia, per colpa delle precedenti amministrazioni, non si è investito sulle strutture sportive per cui non ci sono tante alternative al palasport di via Capanna su cui però insistono sia le scuole del campus, sia numerose attività commerciali. Il parcheggio perciò soffrirebbe molto il grande afflusso previsto con la vaccinazione di massa e così anche la viabilità cittadina.

Sempre il sindaco ha reso noto che assieme ai responsabili dell’Asur, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco, è stato effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo nella palestra all’interno del distaccamento cittadino dei vigili del fuoco, lungo la provinciale Arceviese: «Non è grande come il palasport – ha affermato Olivetti elencando i vantaggi di tale scelta – ma avremmo un parcheggio ampio, la possibilità di un varco con il parcheggio nei pressi dell’autostrada A14 e delle tensostrutture aggiuntive fornite proprio dai vigili del fuoco. Potrebbe essere una soluzione ottimale poiché la struttura è decentrata e non ci sarebbero grossi problemi sulla viabilità né criticità con le realtà sportive».

La sede del distaccamento dei vigili del fuoco a Senigallia, lungo la provinciale Arceviese
La sede del distaccamento dei vigili del fuoco a Senigallia, lungo la provinciale Arceviese

Diversi vantaggi dunque nell’utilizzo di tale impianto, ma anche aspetti critici: le ridotte dimensioni della palestra permetterebbero di organizzare solo cinque o sei percorsi per la vaccinazione, contro gli otto disponibili al palasport di via Capanna. «Se le linee guida ministeriali ce lo permetteranno – ha concluso il sindaco – potremmo sfruttare questa soluzione».

«Vigileremo attentamente – concludono Beccaceci e Romano – per fare in modo che la campagna vaccinale sia svolta nel massimo della sicurezza per operatori e cittadini, con la piena efficienza delle linee vaccinali. Se ci dovesse essere un cambio di sede dal Palazzetto alla sede VVFF, non ci deve essere comunque alcuna penalizzazione sul numero dei vaccinati, prima priorità; in seconda battuta, non bisogna penalizzare realtà sportive che hanno già dato tanto durante questo duro anno».