SENIGALLIA – Il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi scrive al professore Guido Silvestri, professore alla Emory University di Atlanta e presidente della cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, per rispondere alle polemiche sollevate dallo stesso luminare rispetto alla presenza del dottor Fabio Franchi, infettivologo di Trieste e in passato negazionista dell’Aids, a un convegno sui vaccini in programma fra una settimana.
«Caro Guido – scrive il Primo Cittadino nella sua lettera (che riportiamo integralmente) – mi chiedi di organizzare un’iniziativa in risposta convegno organizzato dalla lista Senigallia Bene Comune per il prossimo 10 novembre all’auditorium San Rocco, dedicato al tema dei vaccini. Capisco lo spirito della tua richiesta, così come ho molto apprezzato, condividendola, la tua coraggiosa presa di posizione pubblica. E ho capito che le tue considerazioni sono il grido di dolore di un grande uomo di scienza di fronte all’ennesima provocazione di chi non rinuncia mai a porre davanti il proprio tornaconto politico rispetto al bene comune, quello vero, quello delle persone come te, che, seppur lontane, continuano a preoccuparsi della salute dei propri concittadini mettendo a disposizione le proprie competenze scientifiche sul tema dei vaccini.
Come però tu ben sai, lo spirito antagonistico non mi appartiene, perché a me interessa la prospettiva che guarda al futuro e non al contingente, che preferisce includere piuttosto che escludere, che pensa che la politica sia cooperazione per il bene collettivo e non annientamento dell’avversario.
Infatti, proprio sui vaccini, questa Amministrazione comunale da tempo lavora insieme al consigliere regionale Fabrizio Volpini e alla Regione Marche. Abbiamo costruito momenti di riflessione e approfondimento, presentando qui a Senigallia, esattamente un anno fa, l’eccellente libro del professor Roberto Burioni; abbiamo discusso in consiglio comunale e approvato all’unanimità un documento con il quale si chiedeva al sindaco e alla giunta di farsi carico di una campagna di informazione presso le famiglie senigalliesi per spiegare in modo dettagliato i vantaggi della vaccinazione e i rischi del non farlo; poi, al termine di questo percorso, il massimo organo democratico cittadino, sempre all’unanimità, ha approvato la delibera per l’assolvimento dell’obbligo vaccinale quale requisito d’accesso e frequenza dei servizi socio-educativi per la prima infanzia comunali e privati convenzionati.
Dunque, caro Guido, credimi se ti dico che Senigallia, la comunità da cui provieni e a cui hai dimostrato di tenere molto di più dei promotori di questo convegno, possiede tutti gli anticorpi necessari per riconoscere, giudicare e sconfiggere simili meschinità che, non dimentichiamolo mai, sono e continueranno a essere un’esigua minoranza.
E credimi anche se ti dico che ha davvero poco senso perdere tempo con questi personaggi. Del resto, sono gli stessi che vivono la politica come una faida rancorosa tra nemici piuttosto che un confronto tra avversari con idee diverse; sono gli stessi che si rivolgono alla Prefettura e alla Procura per ogni delibera votata dall’Amministrazione comunale, perché evidentemente non sono capaci di assolvere il mandato conferitogli dal loro elettorato; sono gli stessi che votano in consiglio comunale in un modo, ma poi ci ripensano e, sostenendo di essere stati circuiti, vorrebbero sempre rimettere tutto in discussione; sono gli stessi che non esitano ad approfittarsi di ogni minimo problema per gettare fango sulla città in cui vivono.
Certo, tu hai ragione da vendere: passino pure le allucinanti elucubrazioni contro l’Amministrazione su ponti, porte vinciane, vasche di espansione, viabilità, piscine e chi più ne ha più ne metta; però, speculare sulla salute pubblica, e in particolare su quella dei minori, è davvero imperdonabile. Ti assicuro che a Senigallia, nonostante la mia lunga attività politica, non ho mai visto forze di opposizione strumentalizzare in maniera così violenta e subdola temi che investono la salute dei cittadini e, focalizzando ancora di più la questione, offendere in modo così indegno la memoria di chi ha dovuto subire la tragedia e il lutto di quel flagello che è l’Aids.
Anche per tali motivi, non me ne volere, è mia intenzione continuare a lavorare e a costruire iniziative sempre a favore della città, mai contro o in risposta a qualcuno. Perché è su quel terreno che si possono trovare soluzioni positive per tutti.
Nella speranza di poterti presto riabbracciare, ti ringrazio ancora una volta per il tuo amore nei confronti di Senigallia».