SENIGALLIA – Prorogate le vendite promozionali fino al 14 gennaio ma già si parla di anticipare i saldi a prima dell’epifania. Sono queste le ultime novità circa il commercio nella regione Marche dove, dal 16 gennaio, ufficialmente partiranno i saldi invernali 2021. La giunta regionale, nella seduta odierna, ha infatti incaricato il dirigente del commercio a emanare il decreto autorizzativo per prorogare le vendite promozionali da oggi, 31 dicembre 2020, al 14 gennaio 2021. Ma una nuova concertazione potrebbe cambiare le carte in tavola.
Sono molti gli imprenditori che stanno annaspando considerato lo stop al commercio di beni non essenziali – come per esempio il settore moda – e le istituzioni stanno cercando di far fronte alle varie difficoltà con un primo provvedimento che è quello di prorogare al 14 gennaio le vendite promozionali che erano concesse inizialmente fino a oggi, 31 dicembre.
È però notizia delle ultime ore che le associazioni di categoria vorrebbero anticipare l’inizio dei saldi invernali come richiesto dagli stessi commercianti. Le numerose imprese – sono circa 200 quelle di Senigallia che saranno interessate da vendite promozionali e saldi – hanno infatti avanzato una richiesta molto precisa alle proprie associazioni di categoria. Lo conferma il segretario della Confartigianato senigalliese, Giacomo Cicconi Massi.
Due settimane di maggiori opportunità sembrano infatti non bastare: i commercianti vorrebbero anticipare i saldi, tornando a quella data del 4 gennaio per l’avvio, come è avvenuto l’anno scorso. «Oggettivamente le vendite in questo periodo ci sono state – spiega il responsabile della Confartigianato Senigallia Cicconi Massi – ma i bilanci sono ancora molto negativi rispetto allo scorso anno e al momento regge solo il settore alimentare. Sono tante le imprese in difficoltà: a livello nazionale di parla di chiusure per qualcosa come 2 o 300 mila imprese: un numero enorme».
Di qui la proposta degli stessi imprenditori che la Confartigianato ha poi rigirato alla Regione Marche perché la possa adottare: «La proposta è di anticipare i saldi invernali dal 16 al 4 gennaio. Su questa scelta pesano vari fattori: dai fatturati in negativo alle incertezze per il prossimo anno, fino ai ristori che non si vedono o che comunque copriranno solo una percentuale minima del fatturato».
Fattori di una notevole importanza a cui si aggiunge anche la consuetudine degli utenti a iniziare lo shopping quando ancora ci sono gli ultimi giorni di festività. «Secondo me è troppo tardi far iniziare i saldi invernali il 16 gennaio – continua Giacomo Cicconi Massi – perché ormai gli acquisti saranno stati già fatti. Viviamo poi in un sistema commerciale in cui si guarda sempre avanti e far partire i saldi oltre la metà di gennaio non è una buona scelta perché già si guarderebbe a san Valentino e al carnevale. Questo sistema stritola tutto e tutti, per cui o i saldi partono subito o perdono di senso».