SENIGALLIA – Il tema del verde pubblico torna al centro del dibattito cittadino. Prima attraverso le richieste che il gruppo Società e Ambiente (Gsa) ha avanzato nei confronti dell’amministrazione comunale discusse nell’incontro con il sindaco Massimo Olivetti; poi con i lavori in via don Minzoni dove 24 pini sono stati abbattuti nel (quasi) silenzio delle realtà ambientaliste; infine nell’interrogazione di due consiglieri del Pd. Segno che il tema non è stato dimenticato, anzi, da terreno di scontro è divenuto terreno di “incontro” politico.
Il primo passo l’ha fatto il gruppo Società e Ambiente che è tornato a chiedere all’amministrazione comunale maggiore trasparenza sulla tematica del verde pubblico e «maggiore coinvolgimento» degli organismi ambientalisti cittadini nelle scelte urbanistiche. Tra le proposte presentate in un incontro svoltosi prima di Natale, oltre al ripristino di un ufficio comunale ad hoc, sono state avanzate quelle sul tavolo tecnico comunale per affrontare questioni come viale Anita Garibaldi; il riposizionamento delle centraline per la rilevazione dell’inquinamento atmosferico; la salvaguardia dell’ex asilo e del verde in via delle Mimose, infine la salvaguardia degli alberi monumentali di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, storico e culturale attraverso un censimento delle formazioni vegetali monumentali presenti nel territorio comunale di Senigallia.
Pochi giorni dopo, l’amministrazione comunale di Senigallia ha dato avvio ai lavori di riqualificazione di via don Minzoni. Lavori attesi da tempo e programmati dalla precedente giunta a guida Mangialardi che avevano lo scopo di risistemare il manto stradale e il marciapiede notevolmente dissestati. Il contributo della giunta Olivetti è stato quello di optare per l’abbattimento dei 24 pini presenti per piantumare nuovi alberi che diano meno problemi nella gestione del patrimonio pubblico. Il tutto si è svolto senza proteste, come invece avveniva negli anni precedenti.
I lavori di abbattimento dei pini e il coinvolgimento del solo gruppo Società e Ambiente al tavolo con il sindaco Olivetti ha fatto però sorgere più di un dubbio al gruppo consiliare del Partito Democratico. Proprio l’amministrazione comunale ha annunciato recentemente l’apertura di un tavolo di lavoro permanente con l’università di Bologna e il gruppo Società e Ambiente per trattare «temi riguardanti l’ambiente, in particolare in merito ad alcune zone di Senigallia che necessitano di un intervento immediato». Da qui i consiglieri Chantal Bomprezzi e Dario Romano hanno presentato un’interrogazione chiedendo conto al sindaco dell’esclusivo invito all’associazione Gsa senza interpellare le altre realtà ambientaliste della spiaggia di velluto e delle valutazioni della giunta sul patrimonio arboreo.
Per soffiare via ogni ombra sull’operato dell’associazione, il gruppo Società e Ambiente è voluto intervenire sull’abbattimento di alcuni pini in via don Minzoni, zona ex-piano regolatore. «In particolare, in data 7 gennaio 2021, abbiamo inviato formale richiesta per chiarimenti all’amministrazione comunale, che ci ha risposto in tempi rapidissimi, il 7 gennaio stesso, con l’invito ad un incontro con sindaco ed assessore all’ambiente, per il giorno successivo. Nell’incontro, che si è svolto in un clima sereno e costruttivo, ci è stato illustrato l’iter procedurale e le motivazioni che hanno portato a tale decisione, nonché proposte per le azioni future. Tra queste l’assessore all’ambiente ha ribadito la volontà di costituire un tavolo di lavoro e di consultazione in cui anche il Gsa sarà chiamato a partecipare e dare il suo contributo. Resta la consapevolezza che la perdita di una tale alberata in città (24 alberi della specie Pinus pinea), seppur sostenuta da atti ufficiali e pareri tecnici, non debba passare “in sordina”, anche per poter dare inizio ad un approfondito studio di tutte le soluzioni scientificamente ed operativamente oggi percorribili per affrontare e risolvere la questione dei viali alberati in città, non dando per scontato che l’unica soluzione possibile sia sempre e comunque l’abbattimento. Inoltre abbiamo sostenuto che tale perdita vada compensata da un adeguato “ristoro” (tanto per usare un termine oggi molto in voga), cioè con un progetto di rifacimento del viale che preveda la messa a dimora di piante delle specie e delle dimensioni adeguate. Ci rendiamo conto che la partecipazione ad un tavolo tecnico di lavoro riguardante in particolare il patrimonio arboreo cittadino ci mette di fronte ad un impegno importante e gravoso, senza dimenticare che questo è un passaggio che stiamo chiedendo da parecchio tempo. Il GSA, nella sua lunga storia, si è sempre preso le proprie responsabilità per tutelare e migliorare l’ambiente ed il patrimonio verde della città, allorquando ha ritenuto ve ne fossero necessità ed opportunità, e lo farà anche questa volta, in piena libertà ed autonomia. Questo senza declinare minimamente alle nostre caratteristiche ed al nostro modo di pensare. Cercheremo di portare al tavolo di lavoro, oltre alle nostre competenze ed esperienze, anche la nostra sensibilità e la nostra visione delle problematiche relative al verde pubblico urbano che non sono solo tecnicistiche ed economicistiche».