SENIGALLIA – Dopo la denuncia del dipendente Asur sordomuto che ha reso noto di essere impiegato spesso al front office dell’ospedale senigalliese, l’azienda sanitaria regionale corre ai ripari. Ma ciò non evita il diffondersi di aspre polemiche riguardo la gestione del nosocomio della spiaggia di velluto.
Ieri, 1° agosto, un giovane lavoratore assunto con la qualifica di operatore tecnico videoterminalista ai sensi della legge 68/1999, e collocato presso l’ufficio protocollo, ha infatti reso nota la sua condizione denunciandola all’Unione nazionale consumatori. Nonostante la stessa azienda sanitaria regionale avesse accertato l’inidoneità a svolgere mansioni come il front office e le relazioni con il pubblico perché sordomuto, il giovane ha fatto sapere che dall’ufficio protocollo veniva spesso spostato a svolgere altre attività che presuppongono l’interazione con l’utenza.
«In merito alle notizie apparse sui quotidiani – si legge in una nota stampa dell’Asur Marche – sulla collocazione di un operatore affetto da disabilità (sordomuto) nelle funzioni di relazione diretta con l’utenza nella sede di Senigallia, l’Asur fa presente che il direttore dell’Area Vasta n.2 dr. Giovanni Guidi si è attivato immediatamente per effettuare le dovute ispezioni, verifiche e accertamenti. A tal proposito, lunedì stesso (5 agosto, ndr), il direttore incontrerà medico competente dell’azienda e l’ufficio affari generali, per la risoluzione della questione».
Ciò non è bastato però a evitare alcune polemiche. Sdegno è stato espresso dal Comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia: «Sdegno per la situazione a dir poco incresciosa in cui è stato ingabbiato e messo con le spalle al muro un pubblico dipendente». Lo stesso comitato poi si permette di ironizzare: «Chissà quanto avranno ragionato o addirittura fatto delle riunioni apposite per giungere a questa conclusione che non è il massimo della genialata perché, se ci pensavano meglio, avrebbero potuto proporre una bella postazione al centralino!».