Senigallia

In viaggio di nozze in Indonesia, Senigallia tira un sospiro di sollievo per Mattia e Michela

Il direttore della festa della scienza "Fosforo" è partito con sua moglie pochi giorni fa per il viaggio di nozze verso una delle isole dell'arcipelago, fortunatamente lontano dall'epicentro

Mattia Crivellini e Michela Silvestri in Indonesia
Mattia Crivellini e Michela Silvestri in Indonesia

SENIGALLIA – Stanno bene fortunatamente i due senigalliesi che si trovano in luna di miele in Indonesia, colpita stanotte da un violento terremoto di magnitudo 6,4. Stanno bene perché si trovavano al momento della forte scossa che ha colpito l’isola di Lombok in un’altra isola dell’arcipelago indonesiano, Karimunjawa.

La distanza tra l’isola in cui si trovano e l’epicentro del terremoto in Indonesia è notevole, oltre 700 km, ma parenti, amici e conoscenti si sono comunque accertati delle condizioni di Mattia Crivellini, direttore della festa della scienza di Senigallia “Fosforo” e della moglie Michela Silvestri, organizzatrice della stessa festa nonché animatrice in tanti festival scientifici lungo tutta la penisola.

La scossa di terremoto ha infatti provocato diversi crolli, causando almeno 14 morti e oltre 40 feriti. È stato registrato poco prima dell’una di notte (ora italiana) del 29 luglio, quasi le sette di mattina in Indonesia.
I due novelli sposi sono infatti partiti solo pochi giorni fa per il viaggio di nozze dopo una serie di impegni che li hanno tenuti occupati dopo il giorno del fatidico “sì”.

«Siamo alle Karimunjawa, davanti all’isola di Java, molto più a nord dell’area dell’epicentro e non abbiamo sentito nulla – raccontano i due -. Fortunatamente non sono previsti giorni nella zona di Lombok, dove si è verificato il sisma».

Lombok è tra le altre cose una gettonatissima meta turistica nel sud-est dell’Indonesia e si trova a circa 100 chilometri a est dell’isola di Bali dove i due sposini proseguiranno il loro viaggio di nozze.

Il terremoto in Indonesia è stato seguito da decine di scosse di assestamento e per fortuna non c’è stato alcun allarme tsunami: fattore non di poco conto se si considera che nel 2004 un terremoto molto più potente aveva causato uno tsunami che causò la morte di oltre 200mila persone nei vari paesi dell’Oceano Indiano.