SENIGALLIA – Partita l’operazione di potatura degli alberi lungo viale dei Pini e, con essa, anche l’abbattimento delle piante malate. Nonostante le proteste, le lettere e la raccolta firme per fermare l’azione decisa dall’amministrazione comunale, gli operai hanno azionato le motoseghe.
E non si ferma nemmeno il Gruppo Società e Ambiente, l’organizzazione di volontariato di Senigallia che da anni si batte per una città in cui il verde non sia destinato a scomparire. Dopo aver lanciato una petizione online che in quattro giorni ha raggiunto le 800 firme e cercato di interloquire con la giunta per trovare soluzioni alternative – l’appuntamento tra amministratori e associazioni ambientaliste è per oggi pomeriggio 16 febbraio – torna a ribadire alcuni punti di cui si sta discutendo parecchio a Senigallia.
«Non abbiamo mai chiesto di non occuparsi di eventuali alberi pericolosi, ma di essere trasparenti sulle modalità con cui sono stati individuati e valutati tali» spiegano dal Gsa. Il nodo infatti non è lasciare che le piante – se poco o per nulla curate – crollino in strada rischiando di colpire qualcuno o danneggiare auto e case ma quello di «adottare una modalità diversa di gestione del verde pubblico, che sia finalizzata davvero alla tutela del patrimonio ambientale, e che sia partecipata e condivisa con la cittadinanza».
Tra le richieste infatti c’è quella di «rendere pubblici i documenti relativi alle valutazioni tecniche fatte sui pini, e gli atti relativi al numero e all’individuazione degli esemplari da abbattere» e di aprire un confronto sospendendo le operazioni. Ma «ad oggi vediamo che l’amministrazione si è dimostrata del tutto sorda alle nostre richieste e a quelle di centinaia di persone».