SENIGALLIA – Ammonta a ben 7,45 milioni di euro l’investimento che la città potrebbe vedere concretizzarsi entro metà 2023. Di tale cifra parla infatti il project financing avanzato da una società veneta che interesserà la “concessione degli impianti di videosorveglianza, semaforici, pubblica illuminazione”: Un progetto di partenariato pubblico-privato per rendere la spiaggia di velluto una vera smart city, a cui la giunta municipale ha detto “sì”. Lo scopo è, oltre al risparmio e all’efficientamento energetico e al monitoraggio ambientale, aumentare il numero di occhi elettronici e a sostituire quelli non più funzionanti, per migliorare la sicurezza cittadina e fungere da deterrente in caso di episodi criminosi.
Sono previste quasi 150 videocamere di sorveglianza che saranno sparse per tutto il territorio comunale: dal lungomare al porto, dal centro storico ai quartieri periferici fino alle frazioni collinari che sono oggetto spesso di visite indesiderate da parte di ladri e criminali. Nel project financing è compresa anche la messa a sistema di tutti i dispositivi con una sala operativa che sarà gestita dalla società aggiudicataria del bando. Di fatto, tutti gli ingressi alla città saranno controllati o sarà perlomeno possibile risalire ai veicoli e le persone che hanno transitato in una particolare via d’accesso in un determinato giorno (o notte).
La strada infatti sarà quella dell’avviso pubblico: l’approvazione del project financing è solo un passo che determina quali saranno i requisiti di un bando a cui potrà partecipare chiunque. Tra i principali obiettivi, dicevamo, quello di aumentare la videosorveglianza partendo dalla sostituzione di tutti quei dispositivi non più funzionanti. Solo nel quartiere Cesanella, zona produttiva di Senigallia, ce ne sono una decina, ormai fuori uso. In tutta la città se ne contano una trentina non più “in vita”.
Altro passo in avanti sarà il collegamento tra tutti i dispositivi alla rete ultraveloce grazie ai lavori di posa dei cavi in fibra ottica sul territorio comunale, per evitare disservizi nella “comunicazione” tra centrale e terminali. In rete saranno anche i quattro occhi elettronici dedicati al monitoraggio ambientale, che guarderanno H24 il fiume Misa, segnalando in tempo reale i livelli. Un sistema che permetterà di rendersi conto con precisione dell’altezza raggiunta in caso di allerta per una possibile piena. Tra gli altri risultati ci sarà anche quello di riqualificare gli impianti di pubblica illuminazione, per garantire un efficientamento energetico, oltre all’illuminazione decorativa della rocca roveresca.