Senigallia

Senigallia archeologica, visita agli scavi di via Cavallotti per scoprire la città antica

I reperti trovati una cantina in centro storico testimoniano come la disposizione della primissima Sena Gallica fosse lungo una linea di costa mutata nel corso dei secoli. Ciceroni delle Sere d'estate del FAI gli studenti della Fagnani

Gli scavi archeologici in una cantina di un'abitazione privata in via Cavallotti, pieno centro storico di Senigallia
Gli scavi archeologici in una cantina di un'abitazione privata in via Cavallotti, pieno centro storico di Senigallia

SENIGALLIA – Nuove scoperte in tempo di vacanze. L’occasione arriva grazie alle “sere d’estate” promosse dal FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano, delegazione di Senigallia, che dà appuntamento mercoledì 10 luglio alle 21, per visitare gli scavi eseguiti in via Cavallotti dall’equipe di archeologi guidata dal professor Giuseppe Lepore, dell’Università di Bologna.

Uno scavo importantissimo per la città di Senigallia perché apre prospettive nuove alla ricerca archeologica: quei resti di una struttura romana ben visibile in una cantina privata, che nasconde al suo interno anche un sito pre-romano, permettono infatti di tornare indietro nel tempo fino a quell’insediamento dei Galli Senoni da cui hanno avuto origine la città e il nome di Sena Gallica. La prospettiva apertasi agli studiosi, coordinati da Giuseppe Lepore, è la disposizione di questi materiali rinvenuti, tra cui reperti abitativi ma anche vasi di terracotta e molluschi: non più lungo l’attuale linea di costa come il sito sotto il teatro la Fenice ma secondo l’asse cardinalizio, nord-sud. Un orientamento che rispecchia quello della chiesa della Maddalena, anch’essa a pochi passi da lì, e che testimonierebbe come il primo insediamento, quello dei Galli Senoni prima della colonizzazione da parte dei romani, potrebbe non essere disposto come finora si riteneva. Quella che era l’antichissima linea di costa, prima che l’acqua si ritirasse, era dunque il limite della città antica.

A mostrare queste scoperte e le prospettive di studio che si sono aperte per gli studiosi, come nella riuscitissima edizione delle giornate FAI di primavera, ci saranno gli studenti della scuola Fagnani, parte dell’istituto comprensivo Senigallia Centro: saranno loro a fare da ciceroni ad un sito di grande suggestione, testimonianza dell’intreccio delle radici galliche e romane della nostra città. «Sono sempre colpita dalla generosità dei ragazzi – osserva la dirigente scolastica dell’IC Senigallia Centro Patrizia Leoni – anche adesso che la scuola è finita, hanno risposto subito e positivamente alla richiesta del Fai». Di fatto hanno l’opportunità e la responsabilità di ribaltare lo stereotipo che vede i pre-adolescenti tutti presi da smartphone o pc e senza passioni. In realtà si tratta piuttosto di offrire loro le occasioni giuste, in cui poterle tirare fuori.

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