Senigallia

Senigallia, serve un milione di euro per sistemare il palasport di Campo Boario

Questo il conto presentato con uno studio di fattibilità approvato dalla giunta Olivetti: l'edificio, attualmente in uso con varie limitazioni, ha bisogno di alcuni lavori di consolidamento

Il palazzetto di via Campo Boario a Senigallia e i parcheggi
Il palazzetto di via Campo Boario a Senigallia e i parcheggi

SENIGALLIA – Ben 950mila euro per ripristinare le condizioni di sicurezza del palasport comunale di via Campo Boario, attualmente in uso ma con alcune limitazioni. È questo l’esito delle valutazioni delle condizioni dell’immobile con la presa d’atto che serve una ristrutturazione per ridurre la vulnerabilità sismica. Con delibera di giunta n.234 del 30 agosto scorso, l’amministrazione comunale senigalliese ha approvato uno studio di fattibilità per intervenire sull’edificio situato a fianco dello stadio Bianchelli.

Le indagini non strutturali del 2021 comprendevano anche la stima degli interventi necessari per sistemare il palazzetto da decenni sede di partite e allenamenti per varie società sportive. E il conto presentato a maggio 2022 non è dei più semplici da affrontare: quasi un milione di euro per innalzare gli indici di vulnerabilità sismica, mentre se si volesse demolire e ricostruire l’edificio servirebbero almeno 1,5 milioni di euro. Somme che attualmente la giunta Olivetti non ha a disposizione: dovranno essere ricercate non solo tra le pieghe del bilancio ma anche tramite contributi sovracomunali e fondi Pnrr o fondi sul credito sportivo.

Per sistemare il palasport di via Campo Boario a Senigallia è necessario pianificare interventi di miglioramento sismico, incrementando per esempio la resistenza degli elementi costituenti le intelaiature principali (nodi e pilastri) che devono resistere alle sollecitazioni in caso di terremoto. Nel frattempo sono state poste in essere alcune limitazioni al suo uso per evitare una completa dismissione dell’edificio: se dovesse nevicare l’impianto verrà chiuso fino a che sussisterà il pericolo di un crollo della copertura.
Allo stesso modo rimane vigente il divieto di utilizzo delle tribune, sia per gli atleti che per il pubblico, dato che i gradoni «sono realizzati con modalità costruttive non adeguate e con materiali dalle caratteristiche meccaniche scadenti», come si legge nella delibera. Addirittura c’è la necessità di puntelli per poter utilizzare i servizi igienici e i magazzini che vi sono posti sotto. Il divieto di accesso per il pubblico ha anche dato vita anche a delle polemiche politiche.