SENIGALLIA – Sul futuro della caserma del XIV Reparto Mobile di Senigallia interviene il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp). Dopo le notizie circa il progetto di riqualificazione che vorrebbe eliminare la presenza di alloggi, caserma, uffici della Polizia di Stato per fare posto ad appartamenti a uso privato, il segretario regionale Paolo Andreucci e quello provinciale Alessandro Bufarini fanno chiarezza: gli agenti non si sposteranno.
Dal direttore centrale dei reparti speciali della Polizia di Stato, Sanna, e dal responsabile dei reparti mobili, Trombetta, è arrivata ieri – 17 ottobre – la garanzia che il XIV Reparto Mobile non si sposterà da Senigallia, poiché ritenuto strategico dall’amministrazione centrale.
Da tempo infatti circola un progetto di riqualificazione, ancora nulla di concreto, per l’area in questione, che dal convento delle suore benedettine e dall’arena Gabbiano prosegue seguendo il corso del fiume fino al ponte Garibaldi. Una prospettiva per eliminare alcune situazioni di degrado o di insufficiente valorizzazione attraverso immobili di tipo residenziale che, di contro, potrebbero dare una risposta alla questione abitativa con cui Senigallia fa i conti da anni.
Una delle condizioni al vaglio dell’amministrazione comunale era proprio che Senigallia non perdesse il presidio di via delle Caserme, ma durante l’incontro tra direzione centrale dei reparti mobili e il Siulp, l’ipotesi sembra del tutto cancellata.
Di più, nell’attuale sede del XIV Reparto Mobile di Senigallia dovrebbe essere invece aggiunta la sezione distaccata del Centro di Addestramento di Cesena, quindi il polo senigalliese dovrebbe essere al contrario oggetto di nuovi investimenti. Si parla nello specifico, in aggiunta a una ristrutturazione parziale della struttura (reparto/scuola), di circa 500.000 euro. «Uno spreco di risorse assurdo ed ingiustificato – ha tuonato il Siulp – se si pensa che l’immobile è di proprietà di privati» e che nel nel 2008 fu proprio la Scuola Allievi Agenti di Senigallia a essere eliminata per fare spazio proprio alla “celere”.
Un dietrofront incomprensibile che aveva gettato nella preoccupazione gli oltre 170 agenti e amministrativi impiegati nelle sede in centro storico a Senigallia, a cui però è stata data una chiara e netta risposta. Per il momento dunque la spiaggia di velluto non perderà il “suo” XIV Reparto Mobile, anche se rimangono ancora criticità importanti per quanto riguarda il saldo degli straordinari arretrati (fino a 17 mesi), carenze nell’approvvigionamento delle uniformi e difficoltà «nel reperimento dei fondi per il contratto di lavoro che è scaduto a fine 2018». Problemi a cui lo scorso anno il Ministero dell’Interno ha stanziato a livello nazionale circa 38 milioni di euro, ritenuti però dal sindacato «totalmente insufficienti».