FANO – La Città della Fortuna si conferma terra ricca di una variegata offerta sportiva che non tralascia discipline considerate più di nicchia. Dopo la consueta due giorni di Bike Polo e la tappa del campionato di Skateboard ora sta per fare il suo ritorno anche il Dodgeball, il nipote della cara, vecchia, palla avvelenata.
A portarlo a Fano, anzi, a riproporlo sulla scia del successo degli scorsi anni sono Asi Pesaro-Urbino e Ssd Sportfly che da lunedì 21 settembre hanno alzato il sipario sui corsi che si tengono alla Palestra Venturini il lunedì dalle 17 alle 18.30 e il venerdì dalle 15.30 alle 17.00.
A differenza della “palla avvelenata”, il Dodgeball, ovvero letteralmente palla schivata, ha delle regole precise e semplici che la rendono di fatto accessibile a tutti.
L’obiettivo del gioco è quello di eliminare tutti i giocatori della squadra avversaria senza essere eliminati. Un avversario si elimina colpendolo con una ‘pallonata’, ma il rischio di farsi male è totalmente assente in quanto vengono utilizzate palle morbide apposite e non palloni da calcio o basket.
La sua popolarità negli anni è cresciuta tanto da essere citata in diversi film, vedi appunto Dodgeball, palle al balzo o in diverse puntate dei Simpson.
«È uno sport in cui il fair play è un valore assoluto – spiega Matteo Luzzi, responsabile Dodgeball Asi Pesaro-Urbino – di cui tutti i giocatori devono farsi promotori, nonché uno sport in cui l’avversario è nemico sul campo ma amico fuori. Un contesto quindi di crescita e formazione per i più piccoli ma anche di sano agonismo e competizione per gli atleti che lo praticano a livello professionistico».
Lo scorso anno si sono cimentati in questa disciplina oltre 25 ragazzi dai 9 ai 15 anni i quali hanno alternato allenamenti a mini tornei in cui, regolamento alla mano, le squadre erano composta da 6 giocatori ciascuno. Ad oggi sono già oltre 20 i bambini iscritti.
«Il dodgeball – conclude Francesca Petrini, presidente Asi Pesaro – è un ulteriore modo per coinvolgere quei ragazzi che non trovano spazio all’interno di altre società che praticano discipline federali. In questo modo riusciamo a coniugare divertimento e sano agonismo in un ambiente sportivo rispettando ovviamente a pieno i vari criteri di sicurezza previsti dalle norme».