FANO – Aveva annunciato battaglia e, nel giro di poche ore, gli intenti si sono tramutati in azioni. La società di calcio Alma Juventus Fano 1906 ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio contro la decisione del Presidente federale della Figc, presa in data 4 agosto 2021, di escludere la società marchigiana dalla graduatoria da utilizzare ai fini dell’integrazione dei cinque posti disponibili nell’organico della Serie C 2021/22.
L’esclusione era stata confermata il 12 agosto dalla sentenza del Collegio di Garanzia del Coni. Il Fano si affiderà ad uno studio legale di Napoli. A confermarlo l’avv. Eduardo Chiacchio che ha difeso l’Alma nel ricorso al Collegio di Garanzia del Coni e che ora farà parte del nuovo collegio difensivo.
In una nota congiunta la società e il Comune di Fano avevano stigmatizzato la decisione, parlando di «un accanimento sportivo gratuito e del tutto inopportuno», definendosi «parte lesa di una ingiustizia». «Il 27 luglio, – avevano rilevato in una nota – il Consiglio federale ha votato una graduatoria nella quale l’Alma occupava la quinta posizione, mentre il 4 agosto il Consiglio ha decretato che la società granata non fosse in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità al Campionato Serie C 2021/2022. Questa diversità di giudizio appare incoerente e ingiustificata».
«Dall’accesso agli atti eseguito dalla società calcistica, – avevano riferito Comune e Alma Juve Fano – è emerso come la Fidelis Andria abbia inviato il 27 luglio l’integrazione alla polizza fideiussoria presentata. Inoltre, dal 27 luglio al 4 agosto non è stato prodotto alcun documento dalla Figc teso a manifestare criticità o inadempienze riferibili all’Alma Juventus Fano 1906». Lo scenario farebbe emergere secondo la società ed il Comune «la volontà, manifesta, di penalizzare la società e la città».