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Giampaolo Busbani, ciclista con un passato nel pallone

Il quarantacinquenne atleta dell'Asd Cicli Copparo Ancona ha chiuso un 2018 ricchissimo di soddisfazioni vincendo ad Ancona, Bologna, Milano e Varese. Nella sua storia anche un passato nel calcio dilettantistico tra Prima e Seconda categoria

Giampaolo Busbani, Cicli Copparo
Giampaolo Busbani, Cicli Copparo

ANCONA- Calciatore fino al 2009 con le maglie di Montefano, Castelbellino, Staffolo e Victoria Strada a cavallo di Prima e Seconda categoria. Poi ciclista, dai grandi risultati. Ecco Giampaolo Busbani, 45 anni, punta di diamante della Cicli Copparo Ancona che nel 2018 è riuscito ad imporsi in piazze importanti come Ancona, Bologna, Milano e Varese classificandosi anche al secondo posto del mondiale a cronometro: «La passione l’ho sempre coltivata, anche se da giovane ho dato priorità al calcio. Dal 2004 ho svolto entrambi gli sport e da nove anni vado solo in bicicletta. Monto in sella almeno quattro volte a settimana per una media di quattro ore quotidiane. In passato ho avuto la fortuna anche di allenarmi insieme a Michele Scarponi, la cui morte ha lasciato un segno profondo in me non solo dal punto di vista del campione ma soprattutto dal lato umano».

Ora questa nuova vita in “sella” alla Cicli Copparo: «Dal 2017. Ho iniziato con la Rimini Mobili di Appignano, poi diventata Giuliodori, fino a quando ho deciso di trasferirmi per essere maggiormente competitivo. Col senno del poi dico che se avessi effettuato prima questa scelta probabilmente mi sarei tolto più soddisfazioni nel periodo in cui ero nel pieno della forma. La considero una grande famiglia. Merito di Raffaele Consolani e Teodoro Gaudenzi che hanno dato un’identità precisa al team e uno spirito di appartenenza a tutti i corridori. Porto sempre l’esempio della Leopardiana a Recanati di qualche mese fa, vinta da Pozzetto grazie al lavoro del collettivo. Ho ottimi rapporti con gli altri componenti del club, specie con Gioia Chiodi, Andrea Antoni, Valentino Spaccia e Francesco Faggi, che si allenano con me e mi chiamano il capitano della Vallesina».

Un’annata ricca di soddisfazioni in cui si spera di aver seminato per raccogliere ancora in futuro:«Il trionfo alla Dieci Colli di Bologna è stata una tappa fondamentale, una delle gare più importanti per la difficoltà della corsa e la presenza di corridori di assoluto livello. Quest’anno voglio provare ad aggiudicarmi il Mondiale che rimane il mio sogno. Darò tutto per riuscirci».