ANCONA – L’Ancona Matelica conferma l’accordo con un’altra importante realtà del territorio, la Treiese, che già nella stagione precedente aveva instaurato un rapporto di collaborazione con i biancorossi. «Una conferma importante – ha dichiarato Leonardo Scodanibbio, responsabile del settore giovanile dell’Ancona Matelica – con una società seria, che lavora con metodo, e che si è resa disponibile in maniera concreta nei nostri confronti permettendo il passaggio di più giocatori nelle nostre squadre nazionali. Ringraziamo il presidente Micucci e siamo convinti che si possa continuare a fare bene insieme».
Queste, invece, le dichiarazioni del presidente della Treiese Rodolfo Micucci. «Siamo diventati Scuola Calcio Elite dallo scorso anno – ha commentato – e stiamo lavorando per permettere ai migliori ragazzi del posto di avere la possibilità di confrontarsi con formazioni a livello nazionale, grazie al rapporto di affiliazione instaurato con l’Udinese e alla collaborazione con una importante società professionistica locale come l’Ancona-Matelica.
Un progetto virtuoso e di prospettiva, visto che alcuni di loro intraprenderanno presto uno stage ad Udine, mentre ben quattro militano già nelle formazioni nazionali dell’Ancona-Matelica. Si tratta di Marchegiani e Bambozzi, classe 2006 che hanno fatto il salto di categoria nella scorsa stagione e in questa sono stati riconfermati, mentre Fratini e Morichetta, classe 2008, si sono aggiunti alla formazione Under 14 a settembre. Altri profili sono già monitorati per la prossima stagione. Quello con la società biancorossa è un rapporto speciale e legato al territorio, che ci inorgoglisce molto».
Intanto, gli Ultras dorici hanno comunicato attraverso una nota, di interrompere momentaneamente l’attività a causa delle troppe limitazioni dettate dalla pandemia. «Ci ritroviamo di nuovo a distanza di pochi mesi a dover rivedere la nostra posizione di fronte a questa pandemia – affermano -. Purtroppo tra contagi, quarantene e tutte le problematiche che girano intorno alla pandemia, in questo momento non riusciamo a svolgere le varie attività di gruppo che fanno parte del nostro essere ultras, come ad esempio una semplice riunione. Pertanto ci troviamo costretti a sospendere momentaneamente le attività del gruppo e di conseguenza la presenza allo stadio sia in casa che in trasferta».